I treni per i pendolari in Sicilia sono lenti, cari e sovraffollati, la peggiore tratta è….

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Tra i tanti primati negativi della Sicilia, spiccano strade e ferrovie.

Legambiente ha elaborato una selezione delle tratte ferroviarie pendolari peggiori d’Italia, tra riduzioni delle corse, lentezza, disservizi e sovraffollamento: una classifica vergognosa stilata nell’ambito della campagna Pendolaria, dedicata alla mobilità sostenibile e ai diritti di chi ogni giorno si sposta in treno.

Fra le dieci peggiori tratte spicca la Palermo-Agrigento, che oltre al tradizionale ruolo per i pendolari rappresenterebbe un ottimo servizio per gli innumerevoli turisti che si spostano nell’isola. Ma il treno, spesso insufficiente, ritardatario e poco ospitale, impiega circa due ore a una media che sfiora i 60 km/h.

Ecco quindi la mobilitazione di Legambiente che coinvolge tutte le Regioni italiane per chiedere più treni per i pendolari, nuove carrozze e servizi migliori. Anche quest’anno, infatti, a fronte di tagli del servizio e aumenti del prezzo dei biglietti in diverse regioni, i disagi per i fruitori del trasporto pubblico su rotaia su molte tratte sono aumentati, complici governo e amministrazioni regionali che non hanno investito in attenzione e risorse per i treni pendolari.

A fronte di treni superveloci sempre più rapidi, frequenti e curati, ma che vengono utilizzati da un numero di passeggeri certamente inferiore e frequente, sono tre milioni i cittadini che ogni giorno prendono il treno per andare a studiare o a lavorare e la situazione diventa sempre più difficile e pesante.

Gli stanziamenti erogati dalle Regioni per questo servizio non arrivano in media nemmeno allo 0,4% dei bilanci. Le risorse da parte dello Stato per il trasporto pubblico su ferro e su gomma sono diminuite del 25% e le Regioni, a cui sono state trasferite nel 2001 le competenze sui treni pendolari, non hanno investito né in termini di risorse né di attenzioni.

Fra i buchi neri della rete isolana spicca anche la Siracusa-Ragusa-Gela, una linea non elettrificata e a binario unico, dove la media di velocità è di 55 km/h, che collega tre Province. I tempi di percorrenza dei treni sono simili e in alcune relazioni (Comiso-Ragusa, Pozzallo-Modica) addirittura superiori rispetto a quelli di 20 anni fa. Le biglietterie nelle stazioni sono del tutto scomparse, con l’eccezione di Siracusa, Modica e Gela. Ben otto i treni soppressi nell’ultimo anno.

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