Congresso a Palermo: squilibri psichici, un metodo per controllarli

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Una sorta di rivoluzione copernicana nel mondo della psicoterapia. La propone lo psichiatra Tullio Scrimali, docente all’università di Catania e fondatore della scuola Aleteia con sedi a Palermo, Enna e Aci Castello. Secondo il metodo sviluppato dal professor Scrimali il paziente è in grado di autoregolare il proprio disagio psichico attraverso gli strumenti forniti dal terapeuta. In sostanza, è in grado di autoregolare e di controllare in proprio gli squilibri psichici personali.

“Il disagio psichico e le disparate forme che esso assume – sostiene Scrimali – possono essere riconducibili a un problema di disequilibrio contingente, e spesso stabilizzato, nel sistema-cervello e, dunque, nel processo-mente del paziente. In questa ottica – aggiunge lo psichiatra – si fa strada, nel panorama della psicoterapia contemporanea la concezione della cura come tentativo di restituire al paziente competenze di autoregolazione”.

Di questo si parlerà oggi a Villa Niscemi, a Palermo, nel corso del congresso dal titolo “Disequilibrio nel disagio psichico. Psicoterapia come autoregolazione”, a cura della scuola Aleteia che compie quest’anno 28 anni di attività. Vi partecipano docenti e psicoterapeuti provenienti da tutta la Sicilia.

Il congresso focalizzerà il ruolo possibile delle nuove metodologie e tecniche che basano il loro potenziale terapeutico sulla autoregolazione, in un’ottica interdisciplinare e di integrazione.

Professore Scrimali, nel corso del congresso vi occuperete del disagio psichico e della capacità del cervello di autoregolarsi. Quali strumenti suggerisce la vostra scuola di pensiero?

“Le tecniche di autoregolazione più attuali ed efficaci per il sistema nervoso sono quelle basate sulle Neuroscienze Applicate, quali biofeedback e neurofeedback. Tali tecniche sono da tempo sperimentate presso la Scuola Aleteia e applicate presso i centri clinici della nostra scuola di Enna, Catania e Palermo”.

Lei ha chiamato l’evento scientifico “Mare Dolce Mente”. Perché si rifatto al nome della contrada palermitana?

“I nomi scelti per le nostre manifestazioni scientifiche fanno sempre riferimento alla nostra amata Sicilia. Così dopo la Mente tra le Nuvole di Enna per via dell’altitudine della città degli Erei e Vulcanica…mente per Catania, con ovvio riferimento all’Etna, per Palermo abbiamo voluto citare un sito legato alle radici storiche, arabe e normanne del capoluogo isolano”.

Lei è a capo della scuola di formazione da quasi 30 anni. In questi decenni quali sono stati i campi principali d’interesse?

“Le neuroscienze applicate, il trattamento e la guarigione della schizofrenia, i disturbi della alimentazione e le dipendenze da sostanze e da comportamenti come il gioco d’azzardo”.

Al seminario di villa Niscemi parteciperanno docenti e psicoterapeuti siciliani, provengono da scuole differenti? Vi sarà dunque un confronto tra teorie?

“Certamente. Ho invitato studiosi di formazione, storia e orientamento differenti proprio per attuare un tentativo di sintesi tra approcci diversi che possono convergere sul tema della salute mentale come autoregolazione da acquisire, perché perduta dopo una malattia, o da migliorare nel caso si sia ancora in salute e la si voglia mantenere e consolidare”.

Angela Montalto

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