“Da 38 anni si ripete questo momento, ha sottolineato Pietro Grasso, presidente del Senato. Piersanti Mattarella rappresentava la svolta per la Sicilia, perché aveva iniziato un periodo di rinnovamento. La sua uccisione ha rappresentato il ritorno all’antico. La mafia bloccava tutti coloro che non condividevano i suoi interessi, ma ci sono da considerare anche gli incastri, il giorno dell’insediamento di Mattarella ci fu il rapimento Moro, era questo il momento politico.Ancora non sono stati trovati i killer, ma io non ho mai perso l’occasione per chiedere ai collaboratori qualcosa.Io ho sempre la speranza che arrivi qualcosa di nuovo, adesso tocca alla magistratura valutare questi nuovi elementi relativi alla targa divisa i due, una parte ritrovata a Bologna in un covo dei Nar.La verità va cercata sempre non ci dobbiamo arrendere anche perchè questa pista non contrasta con il quadro politico del tempo”.
Queste le parole del presidente del Senato, Piero Grasso, che ha partecipato alla commemorazione del presidente della Regione Mattarella, ucciso dalla mafia il 6 gennaio 1980 a bordo della sua 127 con al fianco la moglie . Alla cerimonia ha partecipato il neo presidente della Regione, Nello Musumeci visibilmente emozionato. “Mattarella è stato un presidente innovatore che voleva una Regione con le carte in regole e se lo avessimo ascoltato forse le condizioni sarebbero diverse e la gente avrebbe fiducia nella politica”.
E il presidente della Regione ha risposto avessimo s che a una domanda relativa alla polemica sulla necessitá di mantenere una commissione Antimafia all’ Ars:”E’ necessaria ma serve un ritocco alla legge, pur sapendo che la commissione non può disporre di poteri di polizia giudiziaria che hanno in ecc le commissioni parlamentari nazionali. La legge va rivista e lavoreremo per adeguare la normativa risalente al 1991”.
A fare gli onori di casa, al fianco di Maria Mattarella, segretario generale dell Regione Regione e di Bernardo Mattarella, ,il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che è stato il consulente giuridico del presidente della Regione. “Mattarella è stato un profeta, troppo avanti rispetto ai tempi. Lui contrastava la mafia dentro le istituzioni. Trovarsi qui dopo 38 anni insieme al presidente Grasso, ti consente di dire ve in quel tempo la mafia vera il volto delle istituzioni, oggi la mafia c’e ancora ma certamente non governa Palermo”.
Al momento della deposizione della corona in via Libertà ha partecipato anche il prefetto di Palermo,Antonella De Miro ma presenti anche curiosi e semplici cittadini che hanno reso omaggio a un uomo che ha cambiato il modo di fare politica portando concetti quali riforma degli apparati burocratici e amministrativi insieme alla trasparenza all ‘ interno dei Palazzi.
Indagini omicidio Mattarella. Grasso :”Nuova pista non contrasta con interessi politico-mafiosi del tempo”
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