“Chissà se un giorno”, canzone di due amanti travolti dal terremoto. Guarda il video

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“Chi sa se un giorno” è il titolo della canzone scritta da Bartolomeo Smaldone, musicata, arrangiata e interpretata dalla cantautrice spagnola Anna d’Ivori. Prodotta attraverso una campagna di crowdfunding condotta congiuntamente tra Italia e Spagna, è la canzone guida del “Progetto Amatrice” ideato, realizzato e coordinato dalle associazioni culturali italiane “Il sorriso di Filippo” e “Movimento Culturale Spiragli” e da quella catalana “Etcètera”; un progetto che si propone di impedire che cali l’oblio su chi, a seguito di una grande catastrofe, oltre alle mura della propria casa ha perso un bene che in nessun modo potrà essere ricostruito: la vita di un proprio caro.

“Chi sa se un giorno” è il racconto di un dialogo tenero e impossibile tra due giovani amanti separati dalla vita e dalla morte: è la storia di Filippo Sanna, ventitreenne estratto vivo dalle macerie della sua casa d’Amatrice e deceduto, dopo una settimana d’agonia, presso l’Ospedale Civile “Santo Spirito” di Pescara, e Simonetta, la sua ragazza, la quale sembra dar voce al bisogno di Filippo che venga coltivato il culto della memoria, e non solo di quella sua personale. Una memoria che diviene così patrimonio morale collettivo, che aggiunge, completa il senso e porta a compimento ciò che bruscamente è stato interrotto. Il brano è accompagnato dal videoclip girato in Catalogna (tra Tarragona e Vila-seca) dal regista catalano Nacho Mayals, con la produzione esecutiva dell’agenzia Avanti – Grup de Comunicació, e verrà inserito nel nuovo CD di Anna d’Ivori grazie all’adattamento del testo in catalano ad opera del giornalista e scrittore Oscar Ramirez Dolcet.

TESTO CANZONE

Chi sa se un giorno ti ricorderai
la curva esatta del mio naso
o quella volta che per caso
mi ritrovai sopra il tuo piede.
Chi sa se un giorno capiremo
o ci rassegneremo mai
a questa storia che la vita
sia un po' come lo sciopero dei benzinai.
Ci si inventa un po' di pioggia
per non perder l'abitudine
a restarsene in disparte
nei rovesci della mente.
Qui fa freddo e per fortuna
ho un maglione fatto a mano
sono certo che per te
avrai il caldo di una stufa.
Non che non avessi sogni
ma fu un gesto di sorpresa
a costringermi a partire
rinunciando alla mia casa.

‹‹Parla piano›› mi dicevi
‹‹perché il tempo sta a sentire
ed il tempo non si fida
dei discorsi degli amanti››.
‹‹Parlo piano›› ti dicevo
‹‹come in una processione
come il morso ad una mela
come un ragno sotto il sole››.
Ma per quanto io ti ami
non riesco a fare mia
la distanza che divide
chi rimane e chi va via.
Ma per quanto io ti ami
non riesco a fare mia
la distanza che divide
chi rimane e chi va via.
Chi sa se un giorno ti ricorderai
Titolo: Chi sa se un giorno
Testo: Bartolomeo Smaldone
Musica e arrangiamento: Anna d’Ivori
Anna d’Ivori: pianoforte e voce
Adrià Mort: batteria
Albert Domingo: basso
Gerard Roca: chitarra elettrica
Archi:
Núria Ferrer: direzione musicale
Astrid Torrente: violino
Albert Gil: violino
Fèlix Pérez: violino
Rosa Maria Ribes: violino
Elisenda Odena: violino
Lara Arin: violino
Ignacio Monreal: viola
Carme Cusidó: viola
Mireia Alcázar: viola
Olga Prats: (violoncello
Produzione esecutiva: Avanti Grup de Comunicació

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