L’escamotage per sbloccare lo stallo  

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Fonte: adnkronos.com


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Ore decisive per la nascita del nuovo governo. Sul tappeto resta ancora il nodo sul nome di Paolo Savona. A quanto apprende l’Adnkronos da autorevoli fonti M5S, dovrebbe essere la deputata Laura Castelli la vice di Savona al Ministero dell’Economia. Questa la soluzione elaborata dai 5 Stelle per uscire dallo stallo e sbloccare i “veti” del Quirinale sull’economista sardo fortemente voluto da Matteo Salvini al Mef. Castelli, inizialmente indicata per le Infrastrutture (che dovrebbero comunque andare ai 5 Stelle), avrebbe deleghe pesanti come viceministro. “E’ l’incastro con cui puntiamo a chiudere la partita”, spiegano all’Adnkronos fonti grilline di primo piano. 

Intanto, proseguono le trattative e le telefonate per cercare una via d’uscita all’empasse che blocca la nascita del governo giallo-verde. Sia gli esponenti dei due partito che faranno parte della futura maggioranza che gli attori istituzionali (Quirinale e presidente incaricato), a quanto si apprende, sono al lavoro per individuare una mediazione possibile. Il premier incaricato Giuseppe Conte è al lavoro per cercare la soluzione possibile che lo possa portare al Colle con la lista dei ministri da sottoporre al presidente Sergio Mattarella. A quanto si apprende non tutte le caselle sarebbero già definite con i rispettivi candidati. I contatti tra Conte e i due leder sono costanti. L’intenzione di Salvini e Di Maio è di chiudere il rebus della composizione il prima possibile. Ed è proprio dal ruolo di mediazione istituzionale del presidente incaricato che a questo punto può arrivare la proposta in grado di superare l’empasse che si è determinata. 

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