Messina: Non resiste a Fb e What’App, ventenne ai domiciliari finisce in carcere

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Non è riuscito a resistere al ‘fascino’ di Facebook e Whatsapp, il cui utilizzo gli era stato vietato dal  tribunale, e così un ventenne di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) è passato dagli arresti domiciliari al carcere. Il giovane, Pietro Foti, si trovava ai domiciliari per aver colpito con un pugno un giovane  studente spagnolo, lasciandolo per terra senza prestargli soccorso.

Accusato di lesioni personali, violenza privata ed omissione di  soccorso, il gip ne aveva disposto gli arresti domiciliari prevedendo  il divieto di comunicazione con qualsiasi mezzo, Facebook e Whatsapp  compresi, con persone diverse a quelle del nucleo familiare. Foti  però, come dimostrato dalle indagini dei carabinieri, non ha resistito e per lui si sono aperte le porte del carcere.

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