“Sereno e pronto a chiarire la mia posizione nei prossimi giorni. Quel che e’ stato detto non sta ne’ in cielo ne’ in terra”. Ad affermarlo l’imprenditore gelese Carmelo Turco, coinvolto nell’indagine che ha portato all’arresto di Montante. Turco e’ stato iscritto nel registro degli indagati dai magistrati della Procura di Caltanissetta. Nei suoi confronti l’accusa di finanziamento illecito ai partiti. Nello specifico su Turco il sospetto di avere finanziato l’ex governatore Rosario Crocetta. “Sono pronto a dimostrare che non ho dato mai soldi in nero. Ed anche riguardo alla mia posizione di privilegio in Eni risulta assolutamente poco attinente alla realta’, atteso che la Turco Costruzioni e’ impresa che opera dentro l’Eni da 50 anni. Tutte cose che spieghero’ al magistrato quando saro’ chiamato a comparire”. Riguardo al presunto favoritismo ricevuto dalla Guardia di Finanza in occasione di accertamenti fiscali l’imprenditore precisa che “quell’accertamento fiscale, effettuato alla mia impresa dalla Guardia di Finanza, ha comportato contestazioni di violazioni e conseguenti sanzioni per un ammontare di circa mezzo milione di euro. Ovviamente quell’atto e’ stato impugnato ed il relativo contenzioso e’ ancora in corso. Il dato e’ cosi’ eloquente che si commenta da se’ circa il corretto operato di tutti i soggetti interessati”. (ITALPRESS). tai/pc/red 18-Mag-18 20:31 NNNN
Carmelo Turco, imprenditore gelese: “Mai dato soldi in nero a Crocetta”
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