Oltre duecento milioni di euro alla Sicilia per iniziative finalizzate alla legalita’, alla sicurezza e alla coesione sociale. Lo prevede un protocollo d’intesa sottoscritto, a Palazzo d’Orleans, dal presidente della Regione, Nello Musumeci, e dal vice capo della Polizia, Alessandra Guidi. Alla firma erano presenti anche il prefetto di Palermo, Antonella De Miro, il vicepresidente della Regione, Gaetano Armao, e il dirigente generale del dipartimento Affari extra regionali, Vincenzo Falgares.
La finalita’ dell’accordo, fanno sapere dalla Regione, e’ l’integrazione dei fondi nazionali e regionali destinati alle politiche di coesione e al riequilibrio territoriale. Un’azione di cooperazione inter-istituzionale per accrescere le condizioni di sicurezza e diffondere la legalita’. Grazie all’intesa vengono messi a disposizione dell’Isola centotrenta milioni di euro dallo Stato attraverso il ‘Pon Legalita” e il resto dalla Regione con i Programmi operativi Fesr e Fse 2014/2020. Con la sottoscrizione dell’accordo anche da parte del segretario generale della presidenza del Consiglio dei ministri, Paolo Aquilanti, del direttore generale dell’Agenzia per la Coesione territoriale, Maria Ludovica Agro’, e del direttore generale dell’Agenzia nazionale per i Beni confiscati, Ennio Maria Sodano, dalla prossima settimana il protocollo diventera’ operativo.
In particolare, trentadue milioni e mezzo di euro verranno destinati all’innalzamento dei livelli di sicurezza per il controllo e il monitoraggio delle principali aree produttive (industriali, rurali e siti Unesco) ad alte potenzialita’ di sviluppo economico e commerciale, ma con precarie condizioni di legalita’ e sicurezza. Nelle zone rurali si interverra’, prioritariamente, sulle quelle caratterizzate da fenomeni di caporalato e di abigeato, mentre per le aree produttive, caratterizzate da insediamenti industriali, i territori individuati sono: l’agglomerato di Carini, la zona di Catania e i settori Nord 2 e Nord-Est di Gela. “Il crescente desiderio di sicurezza nelle aree urbane e rurali dell’Isola – ha affermato il presidente Musumeci – trova una concreta risposta in questa iniziativa che vedra’ protagonista la Regione assieme alle Prefetture e ai Comuni. Era uno degli impegni che avevo assunto con i siciliani e che si concretizza anche come presupposto per il corretto sviluppo del territorio”. Quasi settanta milioni di euro sono stati, invece, assegnati al rafforzamento del sistema di gestione dei beni confiscati. Previste attivita’ di animazione socio-culturale e sportiva a favore di residenti in aree urbane marginali e potenziamento della rete di pronto intervento sociale per i senza dimora. E ancora interventi a favore di centri per donne vittime di violenza, per strutture di servizio in zone con alti tassi di dispersione scolastica e per il sostegno di aziende confiscate alle mafie al fine di salvaguardare i posti di lavoro.
“E’ con grande soddisfazione – ha sottolineato il vice capo della Polizia, Alessandra Guidi – che chiudiamo l’intesa con la Sicilia: l’impegno del Pon Legalita’ e, piu’ in generale del dipartimento della Pubblica sicurezza, unito a quello della Regione rafforzano la capacita’ di agire sulla cultura della legalita’ e intervenire sulle fragilita’ di contesto, che possono favorire le infiltrazioni criminali e la corruzione”. Per favorire l’inclusione sociale e la diffusione della legalita’, sono stati stanziati settantasei milioni di euro. Verranno utilizzati per progetti di integrazione per gli immigrati regolari, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, oltre che per particolari categorie di soggetti a rischio devianza. Gli interventi prevedono pure il miglioramento del sistema integrato di gestione del fenomeno migratorio mediante la valorizzazione, il recupero e l’adeguamento di beni immobili pubblici, anche confiscati, da destinare all’accoglienza e all’integrazione, oltre al contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura.
(ITALPRESS)