Prof insultato e minacciato, 3 su 6 alunni bocciati. Strascichi penali

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Saranno bocciati tre dei sei  studenti quindicenni dell’istituto tecnico commerciale “Francesco  Carrara” di Lucca, coinvolti nella vicenda delle offese e minacce al  professore di italiano e storia filmate e poi diffuse in rete con un  video. Lo ha deciso il Consiglio di istituto riunitosi oggi.

“In relazione ai gravi eventi di indisciplina verificatesi” lo scorso  10 aprile, Il Consiglio d’Istituto ha confermato, dunque, per 3 alunni la proposta del Consiglio di Classe di “non ammissione allo scrutinio  e conseguente non promozione”.

Per due alunni è stata confermata la sospensione fino al 19 maggio.  Per un altro alunno è stata deliberata da parte del Consiglio di  Classe una sanzione di 15 giorni di sospensione e non soggetta alla  valutazione da parte del Consiglio d’Istituto.

Tutti e sei gli alunni, i quattro ripresi nel video e i  due autori dei filmati che hanno fatto il giro del web, sono indagati  dalla Procura dei minori presso il Tribunale di Firenze per i reati,  in concorso, di violenza privata e minacce, in quanto ritenuti  responsabili di “un’azione complessivamente volta e preordinata a  umiliare e dileggiare il professore, anche attraverso la videoripresa  e la successiva diffusione dei filmati mediante whatsapp”. Uno  degli indagati dovrà rispondere anche del tentato furto del tablet  contenente i dati scolastici, il registro di classe, che ha provato a  sottrarre al docente che si rifiutava di dargli un voto superiore al  suo rendimento.

L’Istituto “Francesco Carrara”, ha detto il preside Cesare Lazzari,  “non è rappresentabile attraverso qualche sciagurato che ha offeso  l’impegno dei nostri studenti, dei docenti, delle famiglie e di tutti  coloro che operano in una comunità scolastica conosciuta per la sua  serietà ed oggi così infamata!”

“Quanto avvenuto in quell’aula non rappresenta l’Istituto Francesco  Carrara: non siamo così, siamo tutti offesi ed il rispetto per chi è  più direttamente esposto non è una debolezza, ma la forza di una  comunità scolastica e di una amministrazione che osserva, ascolta e  valuta chi si mette fuori dalla convivenza civile”, ha aggiunto il  dirigente scolastico,  professore Cesare Lazzari.                (Zto/Adnkronos)

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