“Per me e i miei pazienti è una grande perdita, non in termini di costi soltanto, ma per chi ha rubato il computer, i vantaggi sono vicini allo zero.”
Il dottor Aldo Messina, Responsabile dell’Ambulatorio di Otoneurologia presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone, una delle eccellenze della medicina palermitana, non sa proprio spiegarsi perché sia toccato alla sua preziosa macchina, subire il furto. Giusto alla sua, che contiene un soft avanzato per la misurazione degli acufeni e la riabilitazione dei malati. Un programma molto sofisticato che il dottor Messina ha ottenuto in comodato d’uso da una struttura canadese, e che quindi, nel caso non venga recuperato, dovrà pagare in soldoni (diecimila euro circa).
Dottor Messina ha un’idea di come sia andata?
“No, nient’affatto”
Pensa che l’obiettivo dei ladri sia il contenuto del computer? Se si trattasse di questo sarebbe un furto su ordinazione.
“No, sono convinto che si tratti di ladruncoli, nessun complotto. Pura e semplice delinquenza comune”
Crede di poter recuperare ciò che gli è stato rubato?
“Credo che chi ha rubato possa rendersi conto di non avere fato un affare, e di avere danneggiato molti pazienti, che si rivolgevano a me per curarsi, sapendo che la nostra è una dotazione di eccellenza”
La Polizia le ha dato speranze?
“Per quanto mi riguarda ho lanciato un appello. Al ladri, proprio a loro. Fatemi ritrovare il computer con quello che c’è dentro, ho chiesto (e lo ripeto con voi). Spero che abbiano letto o ascoltato e ascoltino la loro coscienza“