The Guardian è il quotidiano inglese innamorato di Palermo. Chiedersi se si tratta di colpo di fulmine, o matrimonio d’interesse è di alcuna rilevanza. Prendiamone atto e basta. The Guardian gode di buona salute, può contare su lettori fedeli e, soprattutto, della midle e high class. Uomini e donne che vanno in giro per il mondo, dunque. Il fato che il quotidiano inglese suggerisca che nel 2018 una capatina a Palermo vada fatta, è un regalo non da poco.
The Guardian ha proposto in verità una top ten, che comprende anche a Palermo, ma questo non sminuisce la rilevanza della citazione. Accanto a Palermo ci sono Akureyri (Islanda), Tblisi (Georgia), Leeuwarden-Friesland (Olanda), Mosca (Russia), Corfu e le altre isole della Grecia, Flanders (Belgio), Parigi (Francia), La Valletta (Malta), Amsterdam (Olanda), Corsica (Francia), Bratislava (Slovacchia) e Valencia (Spagna).
Palermo meda ideale si avvantaggia del valore aggiunto della sicurezza, in controtendenza rispetto agli stereotipi del passato, per via della mafia. Mentre altrove si vive con il patema d’animo in Sicilia (ed in Italia, in generale), ci si può compiacere di un primato, niente attentati terroristici, che insanguionano paesi africani ed alcune mete europee.
“E’ la capitale della Cultura 2018, e le sue credenziali come un melting pot culturale risalgono a quasi un millennio fa. Una pietra commemorativa in mostra nel palazzo della Zisa registra la sepoltura dei resti di una nobildonna in quattro lingue: latino, greco, arabo ed ebraico. L’apertura ad altre tradizioni è tipica di questa città, spesso definita come un mosaico, che si intreccia anche in influenze spagnole, normanne, borboniche e britanniche. E quest’anno, aprirà la prima nuova sinagoga della città in 500 anni . Una chiesa barocca inutilizzata nella Giudecca, chiamata Santa Maria del Sabato, viene trasformata nel luogo di preghiera”.
“Palermo, continua il Guardian, coglierà l’occasione per mostrare le sue ricchezze culturali e storiche nel 2018 e tra queste spicca Manifesta 12, la biennale dell’arte itinerante – spiega il quotidiano inglese -. Le attività e le mostre si terranno nei palazzi, nelle chiese e nei giardini botanici, con il fulcro del rinnovato Teatro Garibaldi. A ottobre ci sarà il terzo festival delle Letterature migranti che darà voce alle persone che approdano, attraversano o si insediano in Sicilia per sfuggire alla povertà e alla violenza”.
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