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La Corte d’Appello di Palermo ha restituito al commerciante Massimo Niceta il 50% della Nica srl, la sua società che gestiva due negozi in un centro commerciale di Castelvetrano (Trapani). L’altra metà gli era stata già ridata: Niceta, dunque torna proprietario di tutta l’azienda.
Viene escluso dai giudici di secondo grado che in relazione ai due esercizi commerciali aperti dalla NI. CA. srl presso il centro commerciale “Belicittà” di Castelvetrano che siano emersi gli indizi di sussistenza della fattispecie del trasferimento fraudolento di valori, sub specie occulto rapporto societario tra Guttadauro e Niceta Massimo.
Viene escluso dai giudici di secondo grado che in relazione ai due esercizi commerciali aperti dalla NI. CA. srl presso il centro commerciale “Belicittà” di Castelvetrano che siano emersi gli indizi di sussistenza della fattispecie del trasferimento fraudolento di valori, sub specie occulto rapporto societario tra Guttadauro e Niceta Massimo.
Massimo Niceta non è un prestanome dei Guttadauro, il giudizio di secondo grado ha ribaltato la precedente decisione.
Il decreto ha altresì confermato confermato la misura della sorveglianza speciale per Francesco Guttadauro, parente del boss Matteo Messina Denaro, ritenuto socialmente pericoloso.
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