La due Italie esistono, eccome. Non solo e non tanto a causa del reddito e dei servizi, ma anche, forse sopratutto, grazie alla cultura prevalente. Mentre a Viareggio è scoppiata una polemica perché il Bambino Gesù, rubato nottetempo, dalla culla del presepe comunale, è stato sostituito da un Gesù nero, suscitando la reazione leghista, Palermo – capoluogo regionale – si prepara ad accogliere il Bambin Gesù nero, donato dai migranti alla città, con una cerimonia significativa alla quale partecipa in prima fila la Guardia costiera.
Il Bambin Gesù nero arriva al porto di Palermo per essere posto nella barca del ‘Presepe dei Migranti’ allestito nella chiesa di Sant’Ignazio martire all’Olivella. Il bambinello, che arriverà a bordo di una motovedetta della Guardia costiera, è stato donato da una famiglia di migranti dello Sri Lanka.
“Visto che i Gesù Bambino bianchi qualche genio se li portava via appena messi, un’anima buona ne ha portato uno nero, per vedere se rubano anche quello”, aveva commentato il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro su Facebook. La previsione del sindaco si è avverata. Ignoti ladri nella notte, hanno rubato il bambinello è dal presepe. “Visto che i Gesù bambini bianchi qualche genio se li portava via appena messi, un’anima buona ne ha portato uno nero, per vedere se rubano anche quello. Magari un ladro pentito, o un cittadino anticonvenzionale che ha visto la culla vuota. Non si puó mai sapere, a Natale succedono le cose più strane.
Le bravate degli ignoti ladri non sono sfuggite all’attenzione della consigliera regionale della Lega Nord, Elisa Montemagni, che però ha polemizzato sulla scelta “di colore” piuttosto che sui furti.
“A Viareggio la tradizione ha dovuto cedere alla strumentalizzazione. -. Non c’è dubbio che Gesù rappresenti tutti i cristiani e, certo, ogni modalità con la quale egli viene rappresentato non è un problema. Ma mi chiedo se sia giusto strumentalizzare così una tradizione della nostra cristianità. La palese ostentazione di buonismo a fine propagandistico è evidente dato che a nessuno sfugge che il Bambin Gesù abbia un colore della pelle diverso da quella di Giuseppe e Maria”.
La processione inizierà alle 17, sul lungomare dei migranti, alla Cala, di fronte la Chiesa della Catena. Dopo un momento di preghiera, monsignor Guerino Di Tora, vescovo ausiliare di Roma, cappellano del Papa, presidente della Fondazione Migrantes e della Commissione episcopale per le Migrazioni della Cei, salirà sulla motovedetta che porterà il Bambinello Nero fino al porto di Palermo dove sarà accolto dalle sirene delle navi e del Cantiere Navale e da danze tradizionali Tamil e siciliane.
A guidare l’accoglienza sarà il contrammiraglio Salvatore Gravante, comandante della Direzione marittima e della Capitaneria di porto di Palermo. Il Bambinello sarà poi portato in piazzetta Due Palme e da lì in processione fino in piazza Olivella, dove sarà possibile ascoltare testimonianze di migranti che si sono perfettamente integrati. Alla cerimonia saranno presenti il prefetto di Palermo Antonella De Miro, il sindaco Leoluca Orlando e il presidente del Consiglio comunale Totò Orlando. Fra gli invitati, i sindaci di Lampedusa, Porto Empedocle e Agrigento, la Consulta delle Culture e le autorità civili e religiose. (Man/AdnKronos)