Durata processi, l’Europa ci assolve, chiusi 1724 casi pendenti, Italia “normale”

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Il Comitato ministri del Consiglio d’Europa ha chiuso le supervisioni sull’Italia per la durata dei processi  civili e la lunghezza delle procedure fallimentari. “Riconquistiamo i  soldi dei contribuenti italiani e riconquistiamo prestigio”, scrive su Twitter il ministro della Giustizia Andrea Orlando.

“Quando sono diventato ministro della Giustizia, mi toccava  quotidianamente leggere articoli e vedere servizi che riportavano  condanne all’Italia da parte della Corte Europea dei diritti dell’uomo in materia di sistema penitenziario, di durata dei processi civili, di lunghezza delle procedure fallimentari. Stessa cosa in materia di  infrazioni in materia di giustizia da parte della Commissione Europea. Non potevamo mettere piede fuori dai nostri confini senza che qualcuno ci bacchettasse. Lo dico con orgoglio: non è più così”, rileva lo  stesso Orlando in una dichiarazione.

– “Oggi, nella stessa giornata, il Comitato dei Ministri  del Consiglio d’Europa, nel formato diritti umani, ha assunto due  decisioni di grandissimo rilievo per l’Italia. Prima notizia. È stata  decisa la fine della supervisione per il ”gruppo Ceteroni v.  Italia”. Vengono chiusi 1723 casi pendenti in materia di durata dei  processi civili, che rappresentano il 75% del nostro contenzioso in  questa materia, grazie al fatto che sono stati riconosciuti gli  straordinari miglioramenti del nostro Paese in questo settore”.

“Seconda notizia. Sempre nella stessa sede -ricorda Orlando- è stata  decisa la fine della supervisione del ”gruppo Luardi v. Italia” con  la chiusura di 24 casi individuali in materia di disfunzioni nella  durata dei procedimenti fallimentari”.

Si tratta per il Guardasigilli “di due fatti di  straordinaria importanza, che riconoscono il lavoro del Governo in  questo settore. Un giudizio positivo sui risultati e sulle riforme  approvate, come la riforma del diritto fallimentare. Questa è  l’eredità positiva che lasciamo al Paese in questa materia, che spero  non venga dispersa nel futuro. Si deve continuare sulla strada  intrapresa, sapendo che restano molti problemi, ma che non ci sono più emergenze”.

Questi risultati “vanno consolidati. Adesso -conclude Orlando-  possiamo andare a testa alta nei consessi internazionali. Aggiungo che grazie alla chiusura positiva di questi ricorsi facciamo risparmiare  tanti soldi ai contribuenti italiani. È un successo dell’Italia. A  inizio legislatura il nostro contenzioso presso la Cedu era enorme, a  fine legislatura consegnamo un risultato: è stato abbattuto di oltre  l’80%”.                        (Mac/AdnKrono

 

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