In vista e forse in risposta agli atteggiamenti “minacciosi” di Matteo Salvini relativi alla questione immigrazione in Italia, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando in un post su Facebook aveva scritto: “Non vedo l’ora che passi la campagna elettorale così finalmente potremo avere un Ministro dell’interno. Perché non è normale che dall’inquilino del Viminale non venga una, che sia una parola di condanna per un omicidio a sfondo razziale, ma anzi altre parole di incitamento all’odio e alla divisione.
Forse, passata la campagna elettorale, Salvini scoprirà che al di là dei proclami la sicurezza di una comunità e di una nazione è cosa più seria e complessa del continuo additare un nemico, anzi un unico gruppo sociale quale nemico”.
Oggi Matteo Salvini è Ministro dell’Interno del nuovo governo; passata la campagna elettorale, ma non la questione “immigrati” genericamente intesa; il sindaco Leoluca Orlando in un altro post sulla sua pagina Facebook ribadisce il suo punto di vista quindi espone e sottolinea l’attuale situazione cittadina, oltre a ricordare, laddove ce ne fosse bisogno che, se Palermo è diventata Capitale della Cultura 2018 è stato soprattutto per la capacità della città stessa di accogliere e di integrare.
Così scrive il sindaco:
A Palermo risiedono circa 25.607 stranieri (pari al 3,8% della popolazione), provenienti da ben 128 Paesi diversi, anche se i primi cinque Paesi (Bangladesh, Sri Lanka, Romania, Ghana e Filippine), da soli, coprono quasi i due terzi del totale degli stranieri. La comunità più numerosa è quella del Bangladesh, con 5.119 residenti, pari al 20% del totale degli stranieri.
E’ questo uno dei dati che emerge dal report statistico elaborato dalla Unità Operativa “Studi e ricerche statistiche” del Comune, relativo al 2017.
Per una completa comprensione della consistenza del fenomeno in Città, ai numeri relativi ai cittadini stranieri residenti a Palermo occorre aggiungere anche quegli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana: più di 4.300, di cui quasi 800 nel solo 2017.
Complessivamente, quindi, la presenza stranierà in città sfiora quota 30 mila residenti.
Un interessante sottoinsieme degli stranieri residenti a Palermo è costituito dagli stranieri minorenni, e all’interno di questi dai cosiddetti immigrati di seconda generazione, ovvero i cittadini minorenni nati in Italia da genitori stranieri, e quindi di cittadinanza straniera, in base alla vigente legislazione, che non prevede lo “Ius soli”.
A Palermo, su 4.997 stranieri minorenni, 3.863, pari al 77,3%, sono nati in Italia. Di questi, 3.663, pari al 73,3%, sono nati a Palermo.
È evidente che le comunità straniere sono sempre più un elemento importante della comunità palermitana, con la loro ricchezza culturale e con l’apporto che danno
alle attività culturali, economiche e sociali.
Il dato sui minori nati a Palermo ma privi di nazionalità italiana deve farci riflettere per quella che sempre più si conferma come una violazione di diritti fondamentali di cittadinanza.














