Una piccola magia nella Salita Raffadali nel cuore di Ballarò a Palermo, è stato allestito un giardino frutto di un lavoro di Italia Nostra, in collaborazione con l’amministrazione comunale inserita a sua volta nel progetto : “Palermo, Spazio ai Fiori”, promossa dal comitato Ballarò significa Palermo,dall’associazione Cassaro Alto, dall’assemblea SOS Ballarò e dall’associazione Maqueda Città nell’ambito del programma di Primavera.

Una trasformazione di un tratto stradale in isola del verde. Di questo abbiamo parlato con il Professore Piero Longo, Presidenza di Italia Nostra sezione di Palermo.
“Questo progetto- racconta Piero Longo, – si inserisce ad ampio raggio in quella che a livello nazionale abbiamo chiamato “ La Giornata del Bene Comune”. Quest’anno abbiamo scelto come simbolo il giardino, l’ambiente, anche questi sono attenzioni verso quello che consideriamo un bene culturale a tutti gli effetti, la strada e Salita Raffadali”.
Come mai avete scelto proprio Salita Raffadali?
“Forse pochi sanno- continua Piero Longo- che questa strada è nata in un’ epoca successiva. Anticamente li passava l’acqua del fiume Kemonya, sono stati i Gesuiti a renderla percorribile in modo da collegare Casa Professa al Cassaro e in particolare alla loro residenza, l’ attuale Biblioteca Regionale. È una strada davvero importante e ricca di storia”.
Le chiedo cos’è un bene culturale?
“ Posso dirle con certezza- continua Longo-che anche le strade e l’assetto urbanistico va tutelato. L’impianto viario di una città ci racconta la storia , il passato e i passi in avanti”.
Come ha trovato Ballarò?
“ Palermo dopo la guerra ma anche oggi continua a essere città dell’accoglienza. Accanto ai palermitani a Ballarò ci sono cittadini extracomunitari ma con figli che ormai sono nostri concittadini. Ecco che ritengo in un contesto particolare come può essere questo quartiere che queste iniziative servono a far conoscere Palermo per aumentare ancor di più il senso di appartenenza e del rispetto della città”.
Quanto è stato difficile mettere in moto questo progetto?
“All’inizio come ogni cosa, tutto è difficile, soprattutto per via della tempistica, credo ci sia voluto un mese pieno. Ecco perchè credo nel lavoro di squadra, l’importante e progettare, avere idee e stare uniti venerdì un unico obiettivo. Ormai è fatta venerdì c’è l’inaugurazione e speriamo di regalare una sorpresa artistica ai palermitani”.
Non ci tenga sulle spine, qual è questa sorpresa?
“ In realtà è stato il tema dell’anno scorso e verso il quale ci siamo spesi tanto, si tratta de “ Trionfo di Davide all’Origlione” di Pietro Novelli. Noi abbiamo ritrovato questo affresco che si dava per disperso durante la Seconda Guerra Mondiale, ma era inserito nel catalogo delle opere di Novelli. Caparbiamente e grazie all’aiuto della soprintendenza durante un sopralluogo quasi per magia cadde un calcinaccio dalla parte della chiesa e a qual punto facemmo la scoperta. Attualmente ci sono dei lavori all’interno della chiesa ma sarebbe bello durante la manifestazione mostrarlo ai palermitani.Il nostro obiettivo conclude Longo è salvare Palermo e farlo tutti insieme, anche se il processo di maturazione culturale è lento. Noto che i giovani sono aperti e vogliosi, gli anziani nostalgici e la fascia di mezzo quasi disinteressata, ecco che occorre non fermarsi e continuarla a coinvolgere”.