La procura generale di Caltanissetta ha chiesto la sospensione della pena per l’ex senatore di Fi Marcello Dell’Utri, detenuto per scontare una condanna definitiva a sette anni per concorso in associazione mafiosa.
L’istanza è stata presentata nel corso del giudizio di revisione avviato su richiesta della difesa dell’imputato davanti alla corte d’appello nissena, in seguito alla sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha dichiarato illegittima la condanna inflitta, per lo stesso reato, all’ex numero due del Sisde Bruno Contrada.
“Il mio ufficio ha chiesto che venga dichiarata inammissibile la richiesta di revisione presentata dai legali. Riteniamo che sia necessario che prima si pronunci la Cedu sul ricorso proposto dallo stesso Dell’Utri perché riteniamo la sentenza Contrada non applicabile al caso dell’ex senatore. Nelle more di questa decisione, però, abbiamo ritenuto opportuno chiedere la sospensione dell’esecuzione della pena. Vedremo cosa deciderà la Cedu”. A dirlo all’Adnkronos è il procuratore generale di Caltanissetta, Sergio Lari, a proposito della richiesta avanzata dal suo ufficio nell’ambito del processo di revisione davanti la Corte d’Appello di Caltanissetta, di sospendere la pena a Marcello Dell’Utri, detenuto nel carcere romano di Rebibbia dove sta scontando una condanna definitiva a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
“Noi applichiamo in modo oggettivo la legge, indipendente da fatto che si tratti di Dell’Utri o di chiunque altro” aggiunge il procuratore Lari. Lo Castro Rossana