Un unico farmaco che potrebbe essere efficace contro una serie di tumori, accumunati dall’essere causati da un’alterazione del recettore delle tirosin-chinasi (Ret) e difficili da trattare. Da alcune forme di cancro alla tiroide al tumore del polmone non a piccole cellule, fino a neoplasie del colon-retto e del dotto biliare. A rivelarlo il primo studio multicentrico sull’uomo (fase I) sul medicinale orale Blu-667, guidato dall’University of Texas Md Anderson Cancer Center. I risultati appaiono su ‘Cancer Discovery’ e vengono illustrati al meeting dell’American Association for Cancer Research a Chicago. “Esiste un bisogno medico non soddisfatto di terapie efficaci contro i tumori da alterazione Ret: attualmente non ci sono inibitori abbastanza potenti approvati specificamente per queste forme di malattia”, spiega Vivek Subbiah, a capo della ricerca. “Il trattamento attuale è limitato alla chemioterapia tradizionale e alle precedenti generazioni di inibitori delle chinasi, che hanno avuto un successo limitato ed effetti collaterali spesso considerevoli, con un impatto significativo sulla qualità della vita del paziente”.
Il team guidato da Subbiah sta esaminando Blu-667
come farmaco di precisione: attraverso uno studio ‘proof-of-concept’, ha dimostrato che il prodotto garantisce una promettente e selettiva efficacia come inibitore Ret, con minori effetti collaterali. Sono stati seguiti 43 pazienti con cancro avanzato di vario tipo, non idonei alla chirurgia.
“Riduzioni del tumore e risposte durature sono state osservate nella maggior parte dei pazienti, specialmente quelli la cui malattia è progredita nonostante la chemioterapia e l’uso di ‘vecchi’ inibitori”, ha spiegato Subbiah. “Il nostro studio ha riportato un tasso di risposta media del 37%, con una risposta del 45% per il carcinoma polmonare non a piccole cellule e del 32% per quello della tiroide midollare”.