In una nota inviata agli organi d’informazione il sindaco di Piana degli Albanesi Rosario Petta lancia un appello per il lago di Piana degli Albanesi. L’invasi, avverte infatti il sindaco, versa in una condizione di grave emergenza.
“Facendo seguito a diverse riunioni ed incontri con funzionari dell’Assessorato Regionale all’Energia, dell’AMAP e dell’Enel, scrive Petta, è Nostra volontà evidenziare le condizioni di grave emergenza del nostro invaso, conseguenti alla mancanza di piogge ed allo svuotamento cui viene giorno dopo giorno sottoposto con il prelevamento quotidiano dell’acqua da parte delle condotte AMAP che servono la citta di Palermo.
“Se l’attuale situazione è gravissima, con un ulteriore svuotamento giornaliero si andrebbe incontro ad una vera e propria catastrofe ambientale, con effetti irreparabili in primis a livello igienico sanitario che potrebbero derivare, non solo dall’aria malsana derivante da possibili esalazioni mefitiche, ma anche, a livello epidemico, dalla putrefazione di alghe e fauna lacustre, l’emersione di melma, di fanghi, di sedimenti di ogni genere (che potrebbero anch’essi essere soggetti a putrescenza). Anche dal punto di vista idrogeologico, i conseguenti mutamenti terrestri dovuti alle rotture degli equilibri, in special modo alle tensioni fra strati geologici, prodotti dallo svuotamento, avrebbero conseguenze rilevanti per i paesi che lambiscono il lago: Piana degli Albanesi e Santa Cristina Gela.
“Nelle more del riempimento dell’invaso l’ente proprietario potrebbe, con l’ausilio degli organi in indirizzo, programmare un intervento di manutenzione straordinaria ed approfondita di dragaggio del fondale per asportare sabbia, ghiaia e detriti ed aumentarne la capacità d’acqua del lago che negli anni è andata diminuendo.
“Non si può affrontare un’emergenza come quella idrica della città di Palermo, attingendo ad oltranza e causando un danno di proporzioni catastrofiche ad un invaso con importante e rara flora e fauna da salvaguardare.
“L’invaso è sottoposto a vincolo SIC (Sito di interesse Comunitario), ove trovano habitat naturali specie animali e vegetali; è altresì zona ZPS (Zona Protezione Speciale) zone di protezione poste lungo le rotte di migrazione dell’avifauna, finalizzate al mantenimento ed alla sistemazione di idonei habitat per la conservazione e gestione delle popolazioni di uccelli selvatici migratori; è stata anche riconosciuta Oasi del WWF, ove è tuttora presente un’area a fruizione pubblica, fondata su attività e servizi all’utente che non possono prescindere dal diretto godimento del lago seriamente compromesso. Inoltre, non meno importante, il lago è sede di un centro tecnico di canoa e canottaggio di proprietà della Città Metropolitana di Palermo, per cui si rischierebbe di vedere svanita la possibilità di concretizzazione di qualsiasi attività sportiva nei prossimi mesi con annullamento di eventi e manifestazioni regionali, nazionali ed internazionali.
“A fronte di quanto esposto, Lo scrivente intende richiedere, la costituzione di apposito tavolo tecnico per affrontare la grave emergenza e sollecitare agli enti in indirizzo, ciascuno per le proprie competenze, un tempestivo intervento volto alla tutela ed alla salvaguardia del nostro lago, con un immediato provvedimento di sospensione del prelevamento della esigua quantità di acqua ancora presente, considerato il livello di guardia dell’invaso abbondantemente superato, ne da prova il blocco dell’attività della centrale idroelettrica da oltre sei mesi.”