Si è conclusa la nona edizione del presepe vivente Da Nazareth a Betlemme nel comune di Gangi, nel Borgo Storico premiato nel 2014 come il più bello d’Italia.
Grande successo, con oltre seimila presenze, per una manifestazione promossa dal Comune di Gangi e dalla volontà dei giovani della comunità gangitana, attori e comparse, che non curanti delle intemperie di stagione, hanno condotto lo spettatore in un percorso di arte presepiale, che oltre a riscoprirne le antiche tradizioni figuranti hanno offerto momenti di pura emozione.
La location suggestiva di un centro storico sapientemente restaurato, con l’imponente ex carcere borbonico, che ha accolto naturalmente le diverse scene del presepe vivente, che a differenza degli altri, non era lo spettatore che si limitava a visitare le scene nei singoli luoghi staticamente ricreati per l’evento, ma interagiva con gli attori che lo accompagnavano di tappa in tappa, facendogli rivivere i passi più importanti di quella “Sacra Notte”.
“Sono molto soddisfatto-dichiara il sindaco di Gangi, Francesco Migliazzo– del successo della manifestazione che ancora una volta dimostra come la sinergia fra le varie componenti della comunità, che mi onoro di rappresentare, possano consolidare prospettive di sviluppo turistico sulle quali ormai da anni lavoriamo. I volti e i gesti dei figuranti, le luci, la musica, l’intensità della voce fuori campo, la suggestione degli scorci e dei vicoli del centro storico, hanno catturato anche quest’anno l’interesse di visitatori attenti ed estasiati, che con grande emozione, e a tratti sotto una pioggia battente, hanno colto la profondità del messaggio Cristiano”.
L’evento ha richiamato turisti provenienti non solo dalla Sicilia ma anche dall’estero, tutti accomunati dalla curiosità di questa nuova rappresentazione della Natività, diversa per ambientazione, organizzazione, spirito e atmosfera.
Un presepe vivente che con grande impiego, di mezzi, persone messe in scena ed effetti speciali, che in alcuni casi, sostituiti naturalmente dalla pioggia e dal vento delle tipiche serate invernali delle Madonie, hanno dato la possibilità di vedere mestieri quasi completamente scomparsi ed un panorama davvero evocativo dei tempi che furono.
L’evento realizzato con il contributo del Comune di Gangi, l’associazione “Da Nazareth a Betlemme”, la Pro Loco e numerose associazioni locali