L’eurodeputata di Possibile, Elly Schlein, in un comunicato che sta facendo il giro del web, soprattutto si è diffuso oggi sui social ci informa che:
“L’obiettivo di Salvini non è riformare Dublino, ma bloccare tutti i migranti prima. Una soluzione che non è solo inumana, ma che viola anche il diritto europeo. Oltre all’Italia ci sarà “da convincere” i Paesi Visegrad e Austria, e sono fondamentali Merkel e Macron. Se non vuole che il suo europeismo rimanga di facciata deve fare qualcosa. Il premier Conte ribadisce il principio della riforma, ma se Salvini vuole fare l’asse con Orban va in un’altra direzione. E l’Italia perde”.
“In Europa, la Lega è stata assente alle 22 riunioni per negoziare il Regolamento di Dublino: e quando, dopo due anni di negoziato, si è fatto votare ai due terzi del Parlamento la cancellazione di quel criterio per sostituirlo con il ricollocamento automatico e permanente obbligatorio per tutti gli Stati, la Lega si è astenuta e il M5s ha votato contro”.
“La riforma è necessaria per cambiare la norma in base alla quale le persone sono costrette (salvo certi casi) a chiedere asilo nel primo Paese dove arrivano. La stessa norma per cui, per anni, altri Paesi hanno potuto rimandare in Italia migliaia di persone che non volevano tornarci, solo perché sono entrate in Europa dal’’Italia”.
Sempre la Schlein, denuncia ” l’assenza della partecipazione della Lega alla modifica del testo, che nella versione approvata dal Parlamento prevede “il ricollocamento automatico e permanente obbligatorio per tutti gli Stati. ENF, il gruppo nel quale rientra la Lega a Bruxelles, aveva presentato come relatore Lorenzo Fontana, nominato ministro della famiglia. Fontana, però non si sarebbe mai presentato e ENF ha, inspiegabilmente, rinunciato al negoziato. Quando dopo due anni di negoziato, abbiamo fatto votare ai due terzi del Parlamento, la cancellazione di quel criterio per sostituirlo con il ricollocamento automatico e permanente obbligatorio per tutti gli Stati, la Lega si è astenuta e i 5stelle hanno votato contro. E se in commissione LIBE il voto finale del gruppo che include la Lega e di Fontana stesso, è stato negativo, in Parlamento il 16 novembre è stata scelta l’astensione. I 5 Stelle invece, sono stati contrari in entrambe le sedi”.
“Bocciare questo testo vuol dire non fare gli interessi dell’Italia. Salvini dice no, perché no? Perché non ha il coraggio di chiedere al suo amico Orban e ai paesi Visegrad di fare la loro parte. Ci sono mille motivi per prendersela con la Francia, ma sui ricollocamenti è al secondo posto dopo la Germania. Se andiamo più sotto, Orban è a zero. Ora, nel contratto di governo è stata inserita “la revisione del Regolamento di Dublino e l’equa ripartizione dei migranti tra tutti i Paesi dell’Ue”.
“Il Parlamento Europeo ha approvato un sistema che cancella il criterio del primo paese di accesso. Se il 28 giugno il Consiglio decide di accogliere questo testo nessuno è più costretto ad affrontare la richiesta d’asilo in Italia per il solo fatto di essere entrato da lì”.
“La singola persona che arriva viene registrata, c’è la verifica delle impronte come succede oggi, si verifica se abbia un famigliare (o titolo di studio o permesso di soggiorno) in altri paesi. Se sì, viene ricollocata nel paese indicato. In caso contrario andrà in uno dei 4 paesi che sono i più lontani dal raggiungimento della giusta quota stabilita in base alla popolazione. Quindi se non ci sono legami con altri Paesi, i migranti non restano più impigliati in Italia o in Grecia ma vengono redistribuiti secondo un ricollocamento automatico”.
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