Originaria del Mediterraneo orientale, è una pianta erbacea annuale che cresce nei campi e nei terreni incolti, dal fiore deliziosamente tra l’azzurrino e il viola. C’è chi la coltiva perché è commestibile, sia cruda che cotta. Il suo termine scientifico “borago” sembra derivi dal latino tardo “borus”, usato per identificare il lungo mantello di lana di pecora ruvida indossato dai pastori.
Su questa pianta c’è anche una leggenda che vede protagonista la Madonna: si dice che anticamente i fiori della borragine fossero candidi, ma che divennero dell’attuale colore perché vi si specchiò Maria. Le civiltà antiche usarono spesso la borragine contro raffreddore, bronchite e reumatismo per le sue proprietà sudorifere.
Tradizionalmente usata dagli antichi Romani nel decorare le case dove si svolgeva un matrimonio, la borragine era aggiunta al vino come antidoto contro la tristezza. Marziale la considerava l’unica erba capace di rallegrare il cuore dell’uomo, e al tempo stesso, qualora la si mangi sovente, di dargli forza e audacia.
In epoca medioevale si iniziò a pensare che la borragine aumentasse anche la portata lattea delle puerpere, per cui in certe zone veniva chiamata “erba delle balie”.
La borragine viene usata in cucina in vari modi e maniere: le foglie fresche nelle insalate per sostituire i cetrioli, nelle zuppe e nel tè freddo per aggiungere un sapore caratteristico. I fiori invece sono particolarmente apprezzati nelle torte, come guarnizione delicata (mantengono il colore dopo la cottura al forno), nelle tisane, per il sapore delicato e gli effetti calmanti.
La ricetta più semplice e più probabile per una giornata da trascorrere in campagna è quella della frittata di borragine: le uova in campagna non mancano mai e, in questo periodo di piena primavera, nemmeno la borragine.
Ingredienti:
Borragine – uova – cipolle – olio evo – fagioli dall’occhio – sale – pepe
Preparazione:
Separare i fiori di borragine dalle foglie. Far appassire delle cipolline affettate nell’olio evo ed unire le foglioline di borragine precedentemente tritate, insieme a dei fagioli dall’occhio (dolci) lessati.
Versare e mescolare velocemente nel tegame delle uova battute a parte con un pizzico di sale e pepe. Appena la frittata comincia a rapprendersi, rigirarla e farla cuocere dall’altra parte. Prima di servire, decorare il piatto, ovviamente, con fiori di borragine.