Colpo alla famiglia mafiosa Graviano, che da sempre orbita nel territorio di Brancaccio. La Guardia di Finanza ha confiscato immobili e quote societarie per un valore complessivo di 10 milioni di euro. Il provvedimento scaturisce alla Procura della Repubblica di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti dei membri della storica “famiglia mafiosa” reggente del mandamento “Brancaccio” di Palermo.
Il provvedimento di confisca nato dopo diverse indagini che hanno messo alla luce un’evidente sproporzione tra i redditi dichiarati e quelli reali ha colpito: tre distributori di carburante; due ditte individuali, una rivendita di tabacchi e l’altra un parcheggio; e 10 immobili tra villini, appartamenti e terreni.
I Graviano all’ergastolo dal 1994′ hanno accumulato negli anni un tesoro oltre che essere stati i mandanti dell’omicidio di Padre Pino Puglisi i e, in particolare Filippo e Giuseppe, tra i responsabili delle stragi di Capaci e via D’Amelio.
Attualmente per la loro appartenenza alle cosche Filippo e Giuseppe sono stati condannati alla pena dell’ergastolo, mentre Benedetto e Nunzia hanno scontato pene detentive carcere per il reato di associazione mafiosa.
Le indagini, svolte dalle Fiamme Gialle e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, hanno permesso di evidenziare l’infiltrazione della criminalità organizzata in settori strategici, principalmente realizzate attraverso attività redditizie quali la ristorazione, centri scommesse , rivendita di tabacchi e della vendita al dettaglio di carburante. E’ proprio in quest’ultimo settore che i fratelli GRAVIANO avevano investito ingenti capitali, acquisendo, sin dai primi anni ’90, aree di servizio di rilevanti dimensioni che si trovano all’ingresso autostradale verso Palermo.
Gli accertamenti economico – patrimoniali svolti dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Palermo nell’ambito del procedimento per l’applicazione di misure di prevenzione, hanno dimostrato una ingente sperequazione fra redditi leciti,