Commemorazione La Torre a Palermo. De Raho: “Trattativa fatto grave e prenderemo Denaro”

0
16
Condividi su Facebook
Tweet su Twitter


Want create site? Find Free WordPress Themes and plugins.

“Sulla sentenza sulla trattativa stato mafia, attendiamo le motivazioni. Credo che i fatti che sono stati accertati, almeno in questa sentenza di primo grado, sono gravissimi e rispetto ai quali dobbiamo riflettere e analizzare il passato e attivarci perché non avvengano più, perchè mafia e stato sono due sistemi totalmente opposti”.
Lo ha detto il capo della Procura nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho, intervenendo a Palermo alla commemorazione dell’omicidio di Pio La Torre, il segretario Pci ucciso 36 anni fa da Cosa nostra.
Secondo Cafiero de Raho: “Lo Stato deve combattere e contrastare la mafia, applicare la legge sempre e senza tentennamenti. Soprattutto perché il messaggio – ha aggiunto – sia univoco e perché tutti possono continuare a muoversi in questa rivoluzione culturale che ritengo di dovere riconoscere al paese contro le mafie”.

Certamente i vertici come possiamo intenderli in passato non esistono più, sottolinea Federico Cafieri De Raho- procuratore nazionale antimafia-ci sono tanti vertici. ma l’immagine di Messina Denaro che ha in Italia, é tale da far pensare a una mafia che su quel terreno non viene battuto. Eppure le reti vengono tagliate e gli arresti si susseguono, ma quando a un latitante manca la rete di copertura necessariamente cade nell’ esca”.

 

 

 

Dopo questa dichiarazione il procuratore insieme ai vertici istituzionali, accompagnati dalla direttrice del carcere Ucciardone, La Barbera e a Vito Lo Mona o e Franco La torrre hanno dato inizio al giornata del ricordo del segretario del partito comunista ucciso da Cosa nostra il 30aprile 1982 insieme all’ autista Rosario di Salvo.

Un ricordo netto è quello delineato da chi da anni anni si impegna non solo nel ricordo di Pio ala Torre ma promuovendo e incentivando la cultura della legalità.

” Pio La Torre si è fatto il carcere per 18 mesi ingiustamente insieme a144 contadini- racconta Vito Lo Monaco, presidente del Centro Studi Pio La Torre, ma lui ha usato questo momento per studiare e approfondire. Voglio ribadire due concetti abbiamo chiesto di far partecipare i detenuti studenti al corso di educazione civica antimafia che facciamo con le scuole. Oggi lo Stato può reprimere i fenomeni mafiosi grazie alla legge Rognoni La Torre.Pio ha lasciato una legge fondamentale,ancora attuale e ritengo che  con mafia non si deve e non si doveva trattare.Soltanto quando il rapporto tra mafia, politica e corruzione venga respinto da tutta la classe dirigente”.

A appoggiarlo in questa disamina il figlio del segretario comunista Franco La Torre:”Come spesso accade L vittime di mafia vengono ricordate solo per la morte, oggi si parla di mio padre quando era vivo anche quando viveva un momento doloroso. Qui inizia la sua formazione politica anche se aveva 26 anni e qui che studia, prima era preso dalle lotte contadine. Riesce a ragionare sulle motivazioni dl suo impegno e diventa padre, nasce il suo primo figlio Filippo”.

E Siciliainformazioni ha chiesto a La Torre il significato della legge sulla confisca e sul tema di chiudere l’ Agenzia Nazionale sui beni confiscati a Palermo.

“È stata approvata la legge sul codice antimafia, capisco che vogliamo di più ma aspettiamo che entri in atto. P di un’ agenzia con 5 sedi e 30 dipendenti, qualcosa non andava. Senza togliere nulla alla sede di Palermo forse la scelta non sarebbe azzardata”.

Alla giornata ha preso parte anche il ministro della Giustizia, Orlando. ” Il carcere non dev’essere inteso solo come un luogo dove si deve scontare la pena, ricordiamo che ha una funzione rieducativa”.

 

La giornata è proseguita con uno spettacolo.

Con la regia di Lollo Franco,è stato messo in scena  l’atto unico teatrale “Dalla parte giusta”, scritto da Gianfranco Perriera, e incentrato sui diciotto mesi di carcere che Pio La Torre subì ingiustamente proprio all’Ucciardone, per aver occupato, nel 1950, il feudo S.Maria del Bosco a Bisacquino. I detenuti attori saranno accompagnati nella realizzazione della scenografia dagli studenti del Liceo artistico “Ragusa-Kyhoara” di Palermo e preceduti dal coro della Rete delle scuole “Bab al Gherib”.

Infine  è stato intitolato a Pio La Torre il Polo didattico dell’Ucciardone. Sarà altresì inaugurato il pastificio del carcere e offerta una degustazione di pasta “Ucciardone” del laboratorio “Gigliolab”.

 

 

Did you find apk for android? You can find new Free Android Games and apps.


LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome:

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.