Pietro Fomoso, fratello dei due boss della strage di Milano del 1993, è stato arrestato in un blitz dei carabinieri e della Guardia di Finanza di Palermo. Il suo pallino era riuscire a piazzare l acarpe in tutti i supermarket palermitani, ovviamente manco a dirlo, a prezzi elevati. Insieme a lui sono finiti agli arresti altre sei persone. Sono tutte ritenute responsabili, a vario titolo, dei delitti di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata ex art. 7 D.L. 152/91, convertito in L. 203/91, delitti contro la pubblica amministrazione e reiterate condotte di frode fiscale.
Secondo la Procura diretta da Francesco Lo Voi e nelle indagini portate avanti dall’aggiunto Salvatore De Luca l’organizzazione mafiosa è tornata ad avere una grande disponibilità di denaro, che arriva probabilmente da nuovi affari internazionali di droga. Formoso è uno specialista del settore cocaina. Nonostante abbia già subito un sequestro di beni, continuava ad investire capitali. Non solo nel settore della carne, ma anche in quello dell’oro e dei gioielli.Per l’esecuzione dei provvedimenti sono stati impegnati circa 100 militari tra Carabinieri e Finanzieri dei Reparti sopra citati, con l’ausilio di unità cinofile per la ricerca di armi ed esplosivi.