Passata è la bufera, scoppia la pace nel PD. Grazie alla crisi

0
16
Condividi su Facebook
Tweet su Twitter


Want create site? Find Free WordPress Themes and plugins.

“Siamo tornati a parlare, a  telefonarci…”. Dopo settimane di tensione tra renziani e le altre  componenti dem, la crisi ricompatta il Pd. Una tregua. Almeno in  queste ore. Con la soddisfazione di aver centrato due obiettivi. Il  primo aver “spiazzato M5S e Lega” con l’annuncio dell’astensione sulla fiducia ad un eventuale governo Cottarelli. Astensione confermata  oggi. Da fonti dem di palazzo Madama si apprende “che la posizione del Pd nei confronti di un eventuale governo Cottarelli non e’ cambiata. I gruppi parlamentari ieri hanno manifestato un orientamento, pressoche’ unitario, di astensione all’esecutivo”.

Il secondo obiettivo centrato, sostengono i dem, è quello di aver  stanato Matteo Salvini e Luigi Di Maio schierando il Pd per il voto a  luglio. “Abbiamo reso evidente che sono terrorizzati di andare a  votare a luglio. E tutto quello che sta accadendo in queste ore”  ovvero il nuovo tentativo di un governo politico giallo-verde “ne è la dimostrazione”.

In attesa dell’evolversi della crisi, i dem sono alle prese con  l’organizzazione della manifestazione del 1 giugno a Santi Apostoli.  Una iniziativa nel nuovo spirito del ‘fronte repubblicano’: una piazza aperta, forse anche con i sindacati presenti. “Venerdì primo giugno a  Roma e in contemporanea a Milano ci saranno due grandi  manifestazioni”, dice Maurizio Martina in un video su Fb, “vogliamo  rappresentare in tutto e per tutto l’alternativa popolare alle  forzature, alle provocazioni, alle irresponsabilità che abbiamo visto  in questi giorni e che hanno animato le forze che hanno prevalso il 4  marzo”.

Intanto oggi da Leu, piuttosto critico in prima battuta, è arrivata un’apertura su una possibile alleanza. Oggi ne hanno  parlato i parlamentari di Liberi e Uguali in una riunione alla Camera  e Federico Fornaro sintetizza così il quadro: “Siamo per provare a  verificare la condizioni di un’alleanza ampia che possa contrapporsi  ai populismi che sta danneggiando il Paese”. Ma, aggiunge, occorre  “partire da un’esigenza di discontinuità rispetto al recente passato  con coraggio e generosità di fronte a questa emergenza democratica che pesa sul futuro del Paese”.

Pier Ferdinando Casini sposa la proposta del ‘fronte repubblicano’,  lanciata per primo da Carlo Calenda e evidenzia il possibile  apprezzamento per la cosa da parte di Romano Prodi. “Spero che il Pd  sia il seme di un’alleanza più ampia: moderati e progressisti si  devono ritrovare in un fronte repubblicano nel nome della difesa della Costituzione e dell’Europa. Non ci sono scorciatoie. Concordo  pienamente con la proposta di Calenda che mi sembra si ritrovi anche  nell’editoriale di Romano Prodi sul ‘Messaggero'”.

Un ‘fronte’ che, dicono Andrea Orlando e Francesco Boccia, dovrebbe  configurarsi come una coalizione di forze apparentate ognuna con il  suo simbolo. Quello del Pd compreso e per il fronte della campagna  elettorale, se si andrà al voto nei prossimi mesi, trova sempre più  conferme il nome di Paolo Gentiloni.

Il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, su twitter scrive: “Lega e M5S giocano ancora a Risiko sulla  pelle dell’Italia. Siamo ancora allo scontro tra i loro interessi di  partito alla faccia dei bisogni degli italiani”.     (Mon/AdnKronos)

Did you find apk for android? You can find new Free Android Games and apps.


LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome:

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.