Proviamo a interrogare la sfera di cristallo: c’è la fine anticipata dalla legislatura,c’è il Contratto con Di Maio e Salvini a braccetto, c’è il ritorno, l’ennesimo, di Silvio Berlusconi candidato, i dolori dell’ancor “giovane” Cottarelli-terminator, detto mani di forbice, c’è la parlamentarizzazione delle consultazioni del Quirinale con l’accusa di avere esorbitato dai suoi poteri. Anzi, no…Non c’è più. Il clima dei social è da guerra civile: fake, insulti, denunce, accuse, male parole. Poi la nebbia, che lascia intravvedere qualcosa: l’opposizione Dem che si riorganizza, all’ombra di Sergio Mattarella e al seguito del frontman, Paolo Gentiloni.
Di Maio e Salvini, chattano fra loro. Se non ora quando…Due signori beneducati, Mattarella e Gentiloni li affrontano virtualmente, le loro parole non arrivano fin nei condomini, si perdono nel frastuono dei social, dove la frenetica quotidianità politica sperimenta le pozioni di odio giornaliero. Ci vuole la neuro, non solo l’euro, twitta il senatore Parrini. E Renzi: dal colpo di stato al colpo di sole. La sfera di cristallo ci fa sentire le voci, ma anche borbottii, mugugni di deputati e senatori che dovrebbero lasciare lo scranno appena conquistato. Vorrebbero essere ascoltati, ma preferiscono non esporsi.
Il campo della sinistra è “elettrico”, finalmente i nemici sono riconoscibili, hanno idee e propositi inequivocabili. E Berlusconi? Insegue una Felpa, dalla quale arrivano segnali di insofferenza. Dentro la Felpa c’è Salvini, ed accanto a lui due “forni”, la coalizione di centrodestra da un lato e una bandiera gialloverde dall’altro.
La sfera di cristallo dipinge con colori giallo oro le aree geopolitiche colonizzate: gli USA di Donald Trump, la Spagna, i Paesi dell’Est-UE (Visagrad), la Gran Bretagna della Brexit, contagiata pesantemente, l’Austria neo-nazionalista ecc.
Per chi voterà la casalinga di Voghera la sfera di cristallo non ce lo fa vedere. E su quanti elettori di sinistra torneranno a casa dopo l’alleanza del M5S con l’estrema destra salviniana tace. Le incognite sono molte.
Carlo Cottarelli non è un agnello sacrificale, non ha le phisique del ruolo, che vorrebbero appiccicargli. Si comporta da servitore dello Stato, come in passato. Deve attraversare il cerchio di fuoco. Ha le mascelle quadrate e possiede il know how adatto per traghettare il Paese con il mare in tempesta. Ha scelto navigatori di lungo corso. I mercati ribollono. Paure e speculazione sono una miscela infernale.
Forse era meglio mettere alla prova i contrattisti. E chissà che non ci riesca Sergio Mattarella…il golpista. Non è detta l’ultima parola. La sfera rivela la faccia preoccupata di Luigi Di Maio. Il fantasma di Salvini lo insegue anche a Porta a Porta.