Andrea Camilleri non ha un profilo su Facebook, ma migliaia di “amici” dello scrittore siciliano dialogano con il suo sosia illegittimo sul social network. C’è un falso Camilleri che ha rubato l’identità allo scrittore. Un furto, perpetrato due anni or sono. Il falso Andrea Camilleri “posta” i suoi aforismi e le sue riflessioni sulla pagina Fb senza che nulla accada almeno dal mese di settembre del 2012, data nella quale abbiamo scoperto il falso profilo. Com’è possibile? Ci vuole Catarella, l’agente che dà una mano al Commissario Montalbano, per risolvere il giallo?
Siamo caduti nella trappola del falso Camilleri come tanti. Abbiamo richiesto ed ottenuto, compiacendocene, l’amicizia dello scrittore, e espresso le nostre opinioni sulle sue osservazioni e sugli interrogativi che di volta in volta venivano postati. Non abbiamo nutrito alcun dubbio che si trattasse del vero Camilleri: non solo il linguaggio, i contenuti, ma anche i toni e il disincanto sembravano appartenergli.
Stimolati da una enigmatica frase (“Se posso cercherò di ascoltarti”), postata nel bel mezzo di un dibattito sulla candidatura dello scrittore alle europee, abbiamo scritto un articolo per SiciliaInformazioni. Ed a questo punto il colpo di teatro: una mail firmata da Valentina Alferj, assistente dello scrittore siciliano. “Volevo informarvi”, scrive, “che Andrea Camilleri non possiede un profilo Facebook, le notizie che riportate sono totalmente false”.
Avevamo smascherato l’impostore, dunque. Una buona cosa: sarebbe stato sbattuto fuori da FB. Rubava pensieri e parole allo scrittore da 556 giorni, ovvero dal 6 settembre 2012, data in cui ci siamo imbattuti nel profilo di Andrea Camilleri si trova su Facebook. Se il ladro, insomma, voleva essere creduto, c’era riuscito pienamente. Abbiamo suggerito all’assistente di Camilleri l’intervento della polizia postale. Il furto di identità era sopravvissuto ad un anno e mezzo di “forum”, dibattiti, commenti e “mi piace”. Troppo.
Cala la tela? Nemmeno per sogno. A distanza di parecchi mesi, giusto nei giorni scorsi, ritroviamo il profilo di Andrea Camilleri su FB e leggiamo i suoi post. Osservazioni interessanti, fanno notizia. Salutiamo l’evento come l’arrivo del vero Andrea Camilleri su Facebook. Impensabile che il ladro avesse continuato o ripreso a rubare impunemente.
Altro colpo di scena. Dopo la pubblicazione di una nostra breve nota, arriva una nuova mail a firma di Valentina Alferj, che manifesta il suo giustificato stupore perché “diamo di nuovo la notizia di un profilo Facebook di Camilleri”. E veniamo anche rimproverati di non avere verificato “la plausibilità della notizia”. Valentina Alferj conferma che Camilleri non ha un profilo Fb e aggiunge che “non l’avrà mai”.
E’ impossibile perseguire i furti d’identità?
Chi è il ladro?
Il falso Camilleri non tradisce il vero Camilleri, questo è un dato incontrovertibile. Vuole assomigliare a lui. “Non dimenticatevi di me” invoca il ladro in uno dei suoi ultimi post. “E’ impossibile”, scrive qualcuno. “Jamais”, posta un altro. “Mai, come potremmo”, posserva un altro ancora.
Il falso Camilleri mantiene inalterato il suo carisma. Passa inosservato il nostro post: “Ci è stato notificato che Camilleri su FB non è il vero Camilleri, ma un ladro di identità. Abbiamo il dovere di informarvi”. Nessuno legge il post, gli “amici” continuano a scrivere al falso Camilleri. Tutto come prima, meglio di prima.
E noi inseguiamo un’ombra.











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