Rifiuti, commissione d’inchiesta mette la Sicilia nel mirino

Rifiuti, commissione d’inchiesta mette la Sicilia nel mirino

La commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti, presieduta da Alessandro Bratti, ha avviato i lavori di approfondimento sulla Regione Siciliana. Nei giorni scorsi è stato ascoltato l’ex assessore all’Energia Nicolò Marino, “che ha illustrato il panorama – particolarmente preoccupante – del ciclo dei rifiuti nella regione”, si legge in una nota della commissione “nel periodo della sua gestione”.

Oggi e’ stata la volta dell’attuale assessore, Vania Contrafatto, che ha assunto l’incarico lo scorso dicembre. “Sono stati approfonditi i nodi piu’ importanti della situazione di difficolta’ che ha portato a diverse dichiarazioni di stato di emergenza, con particolare riferimento alla gestione delle discariche, pubbliche e private, all’impiantistica e alla struttura amministrativa, caratterizzata dalle note criticità economiche degli Ato, oggi sostituiti dalle Srr (organismi territoriali competenti per la programmazione della raccolta e della gestione dei rifiuti)”, continua la nota. Per quanto riguarda le discariche gli amministratori sentiti “hanno ricordato l’avvio della revisione di tutte le autorizzazioni rilasciate in passato, che ha comportato, in alcuni casi, la sospensione e la segnalazione alle procure competenti di alcune situazioni definite ‘contro la legge'”.

La commissione ha gia’ programmato per il mese di marzo due missioni di approfondimento in Sicilia, nelle citta’ di Catania, Trapani e Palermo, “per ascoltare tutti i soggetti interessati, ispezionando i siti principali”.

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