Nuovi ambiti territoriali che rispondano ai “fabbisogni dei Comuni” e non a “logiche politiche”, l’istituzione di un Osservatorio dei rifiuti, la creazione per ciascun Ato di un’Autorità di governo con personalità giuridica di diritto pubblico. E ancora gli ispettori ambientali e la creazione all’interno della Centrale unica di committenza della Regione di una sezione chiamata ad occuparsi, in via esclusiva, dell’espletamento delle gara per l’affidamento della gestione del sistema integrato dei rifiuti per accelerare i tempi delle procedure e garantirne la standardizzazione a livello regionale. Eccoli in sintesi i punti salienti del nuovo ddl in tema di rifiuti, primo firmatario il pentastellato Giampiero Trizzino, presentato oggi durante una conferenza stampa all’Assemblea regionale siciliana. “Lo stato di cronica emergenza nella quale versa, da quasi un ventennio, il sistema regionale di gestione dei rifiuti – spiega il parlamentare -, richiede un intervento normativo ormai non più rinviabile. L’obiettivo è superare la vecchia normativa, sopprimendo le Srr che sono diventate veri e propri carrozzoni, e ridisegnando l’impianto organizzativo del servizio per superare le attuali criticità”.
Il traguardo è portare l’Isola fuori dall’emergenza in cui si trova ormai da anni. “Le Srr e i vecchi Ato – denuncia Trizzino – legati non a economie di scala ma a criteri di pura distribuzione del potere politico hanno determinato una massa enorme di debiti, pari a 1,7 miliardi di euro”. Il ddl, per cui i pentastellati chiederanno una procedura d’urgenza in Aula, stravolge di fatto la legge 9 del 2010, “correggendo errori compiuti in passato e sottolineati dalla Corte dei conti e dall’Anac”.
La prossimità – ha detto Trizzino – deve essere la
regola base per gestire in modo sostenibile i rifiuti”. Tra le novità
introdotte nel ddl ci sono l’istituzione della figura dell’ispettore
ambientale, “chiamato a vigilare, controllare sul territorio, anche
con poteri sanzionatori, il rispetto del corretto funzionamento del
servizio da parte dei gestori e degli utenti” e la creazione
dell’Osservatorio dei rifiuti con compiti di supervisione,
coordinamento e vigilanza. “Oggi non sappiamo con certezza quanti
rifiuti produce un Comune piuttosto che un altro” ha spiegato
Trizzino.
Nelle more dell’entrata in vigore della legge, il testo presentato dai
pentastellati prevede un regime transitorio e sul fronte del personale
“un ordine di un ordine di priorità nel trasferimento del personale
amministrativo alle Autorità di governo, in primis, e del personale
operativo ai gestori del servizio, all’esito dell’affidamento del
servizio” con la possibilità di nel caso serva ulteriore personale di
procedere all’assunzione mediante procedure selettive ad evidenza
pubblica.
(Loc/AdnKronos)