Maggioranza ricompattata e opposizioni astenute hanno consentito il semaforo verde al testo. Ma senza le opposizioni astenute, ci sarebbe stato il ricompattamento della maggioranza, che con la sua decisione ha indebolito le fronde interne?
L’Aula tornerà a riunirsi mercoledì 4 aprile alle 16 e a ridosso della seduta il presidente, Gianfranco Miccichè, convocherà la conferenza dei capigruppo per il calendario del lavori. Da allora ci sarà un mese di tempo per dare il via libera alla legge di stabilità. Una strada che appare, però, in salita nonostante l’apertura al confronto ribadita anche oggi in Aula dal governatore Nello Musumeci.
“Aprile sarà il mese del confronto con le prime significative riforme che abbiamo inserito nella legge di stabilità. Un confronto aperto, leale con tutto il Parlamento – dice -. Questo mio governo è quello della semina, che deve consentire il passaggio da una condizione di emergenza a una di normalità. Per farlo serve l’aiuto di tutti al di là delle maggioranze, che non ci sono, e delle opposizioni.
Un appello a cui fa da contraltare la posizione critica
delle opposizioni. Con il M5s che torna a chiedere le dimissioni del
governatore. “Una vittoria di Pirro, nulla di più, ma i problemi per
l’esecutivo restano tutti – assicurano i pentastellati -. Non può fare
le riforme che attende la Sicilia. Si torni al voto il più presto
possibile”. E con il Pd che boccia senza mezzi termini l’azione
dell’Esecutivo.
“Manca una strategia e un modello di sviluppo – dice
il capogruppo dem Giuseppe Lupo – e l’Isola continua a essere una
regione che improvvisa e naviga a vista senza avere una direzione di
marcia chiara. E’ un governo ancora fermo ai blocchi di partenza e,
invece, la Sicilia ha bisogno di risposte immediate”.
Ostenta ottimismo, invece, il capogruppo di Diventerà Bellissima,
Alessandro Aricò. “Grazie a un’unità ritrovata, la coalizione di
governo ha superato con compattezza una prova importante” dice
riferendosi al via libera a Def regionale e proroga dell’esercizio
provvisorio. Salvo poi assicurare che la strada deve restare quella
del dialogo.
“Nell’interesse dei siciliani questa legislatura dovrà proseguire all’insegna di uno spirito collaborativo con l’opposizione”. Un confronto, assicura il presidente del gruppo di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana, Giuseppe Milazzo,
all’insegna della trasparenza, “senza incontri carbonari” e che ha
avuto come epilogo la “prova di generosità di questa maggioranza e di responsabilità da parte di tutti”.
(Loc/AdnKronos)