Un evento per presentarsi in vista delle parlamentarie del Movimento 5 Stelle, in compagnia di un “testimonial” che faccia da garante per chi vorrà candidarsi nella circoscrizione Sicilia 1. E’ lo scopo delle ‘Candidarie’, evento organizzato dai gruppi Facebook ‘Gruppo Persone & Politica – attivisti M5S Palermo’ e ‘Team Open Data Palermo’ e che sta facendo storcere il naso a non pochi attivisti siciliani del Movimento 5 Stelle. Dietro l’iniziativa ci sono, tra gli altri, gli attivisti Alessio D’Anna e Flavio Casagnola, entrambi candidati alle ultime regionali siciliane senza però superare la selezione online (il primo ha ricevuto 23 voti, il secondo 20).
“Ora abbiamo pure i testimonial? Facciamo sponsorizzazioni? Bravissimi. Fino a un mese fa eravamo ed erano tutti indignati del fatto che alcuni portavoce sponsorizzassero dei candidati e si è gridato allo scandalo. Ora diventa tutto normale e lecito?”, si chiede polemico un utente, commentando il post che annuncia l’iniziativa.
Contattato dall’Adnkronos, alla domanda se i vertici regionali M5S siano stati informati dell’organizzazione dell’evento, D’Anna risponde: “Da quando un attivista deve essere autorizzato o informare i portavoce? Non era il contrario?”. “L’evento – aggiunge – si terrà la prossima settimana, non sappiamo ancora luogo e data perché vogliamo vedere quante adesioni riceveremo”.
“Le ‘Candidarie’ – precisano su Fb gli organizzatori – è una iniziativa di attivisti e, ovviamente, il M5S, in quanto tale, non è in alcun modo coinvolto e/o partecipe, crediamo che aprirsi al confronto, farsi meglio conoscere e mostrare l’impegno e le capacità di ciascuno, non possa che fare bene alla crescita e maturazione del Movimento stesso per quanto attiene la scelta e selezione del personale umano che, come è sempre accaduto, avverrà in rete attraverso le votazioni su piattaforma Rousseau e secondo le regole che il M5S riterrà di darsi”.
“A chiarimento di alcuni aspetti dell’evento, al fine di rispondere ai molti che ne hanno fatto richiesta, si sottolinea che, ovviamente, nessun portavoce sarà chiamato a fare da testimonial, anche perché, giustamente, non solo non è una pratica autorizzata ma, anzi, è espressamente vietata; qua si tratta invece di rendere simpatica la presentazione di ciascun aspirante candidato, anche con due parole spese da un altro attivista, oppure anche un amico o uno stretto conoscente che ne possa meglio illustrare la personalità”, spiegano ancora i gestori del gruppo ‘Persone & Politica’. (Ant/AdnKronos)