Ripensare l'Antimafia: L'Appello di Don Ciotti

In un recente annuncio che ha destato scalpore, Don Luigi Ciotti, fondatore dell'associazione Libera, ha proposto l'eliminazione del termine "antimafia" dal linguaggio comune. Secondo il sacerdote, il termine avrebbe perso efficacia, diventando ormai un'etichetta vuota priva del significato originario e profondamente simbolico che dovrebbe accompagnare la lotta alla criminalità organizzata.

Il Significato della Parola "Antimafia"

La parola "antimafia" è da decenni sinonimo di resistenza contro la criminalità organizzata, soprattutto in regioni come la Sicilia, dove il fenomeno mafioso ha radici profonde. Tuttavia, Don Ciotti sottolinea come sia urgente un cambiamento di paradigma, non solo semantico ma anche operativo, per contrastare più efficacemente la mafia.

Oltre la Retorica: Azioni Concerte

Secondo Don Ciotti, il focus dovrebbe spostarsi dalle parole ai fatti. Sostiene che, anziché fossilizzarsi su etichette ormai svuotate di significato, sia fondamentale adottare nuove strategie che possano tradursi in azioni concrete e tangibili, coinvolgendo attivamente la comunità nella lotta quotidiana contro le mafie.

Antimafia e Turismo: Un Possibile Connubio

In questo processo di rinnovamento, anche il settore turistico, inclusi gli hotel, può giocare un ruolo chiave. Gli alberghi, come luoghi d'incontro e di cultura, potrebbero ospitare eventi di sensibilizzazione e diventare spazi di riflessione e dialogo. Non solo promuovendo la bellezza del territorio, ma anche educando alla legalità, gli operatori turistici hanno l'opportunità di contribuire a una società più giusta e consapevole, contrastando indirettamente il clima di omertà e paura che la mafia cerca di instillare.