Circa 25 anni fa Ludovico Corrao promosse una marcia dopo il crollo del tetto della Chiesa Madre di Gibellina progettata da Ludovico Quaroni. Fu un moto contro l’incuria, per non far finire nell’oblio una delle opere d’arte e di architettura più importante della città belicina.
“Oggi, dopo cinque lustri, la storia si è capovolta e occorre impegnarsi e schierarsi per salvare la Fondazione Orestiadi”. Lo fa sapere Legambiente Sicilia. “A causa dei tagli indiscriminati e insensati fatti nel bilancio della Regione, – prosegue l’associazione ambientalista – la Fondazione, dopo che anno dopo anno ha visto il proprio contributo ridursi sempre di più, da adesso non avrà alcuno sostegno e finanziamento. Questo porterà inevitabilmente alla sua crisi, con la probabile prospettiva della chiusura e/o del suo fallimento. Noi non lo possiamo permettere”.
“La Fondazione Orestiadi, – spiega Legambiente – con il ‘Museo delle Trame Mediterranee’ e la decennale rassegna estiva di arti, cultura e spettacoli ‘Orestiadi di Gibellina’, è uno dei patrimoni e valori culturali più alti e nobili non solo della Sicilia ma dell’intero Mediterraneo. Dobbiamo impedire che la stoltezza, l’ignoranza e l’indifferenza prevalgano e impegnarci tutti, con forza e determinazione, a continuare a ricostruire la storia del Belìce sulla cultura e sulle pietre della bellezza. Venite in tanti alla ‘Marcia per la Cultura’ che partirà sabato 7 giugno alle ore 17 dalla Chiesa Madre di Gibellina per concludersi al Baglio Di Stefano, sede della Fondazione Orestiadi”.










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