Ha interrotto lo sciopero della fame il segretario Fit Cisl Portuali, Nino Napoli. La sua protesta era scattata cinque giorni fa per denunciare le condizioni di lavoro dei circa 250 lavoratori portuali di Palermo, della C.L.P e della Port Italia, rese difficili da “stipendi ridotti, carichi di lavoro raddoppiati, continua incertezza sul futuro occupazionale”. Stamani un gruppo di lavoratori ha chiesto al dirigente di fermare lo sciopero e l’occupazione della Casa del portuale. La protesta sarà portata avanti ora dagli stessi lavoratori con una serie di iniziative. La prima stamani è stata il blocco all’entrata dei cancelli del porto per chiedere subito un intervento della Prefettura di Palermo.
Il sit-in è scattato dopo la nota interna diramata dall’amministrazione giudiziaria che, parlando delle condizioni dei lavoratori in cassa integrazione e con stipendi ridotti, le ha definite “condizioni di privilegio rispetto ad altre categorie professionali” spiega il sindacato. “Se la condizione di cassa integrazione è di privilegio – affermano Nino Napoli, segretario regionale Fit Cisl Portuali, e Dionisio Giordano, segretario regionale Fit Cisl – invitiamo l’amministratore giudiziario ad operare con lo stesso privilegio della cassa integrazione”.











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