Informatico e calciatore: Palermo, le infinite vie della vocazione

Informatico e calciatore: Palermo, le infinite vie della vocazione

Uno è un ingegnere informatico, un altro sperava di diventare un calciatore di serie A, uno faceva l’accompagnatore turistico, un altro ancora era collaboratore amministrativo in un ente di formazione professionale e uno ha maturato esperienze in Istituti religiosi. Del gruppo degli ordinandi fa parte anche un cittadino nigeriano, alunno del seminario arcivescovile di Palermo.

In comune la vocazione al sacerdozio che gli ha fatto lasciare tutto. Dopo che hanno completato il percorso di studi presso la Facoltà Teologica di Sicilia ”San Giovanni Evangelista” conseguendo il Baccellierato in Sacra teologia, domani il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, li ordinerà, uno presbitero e cinque diaconi.

Il novello presbitero sarà don Marco Vaglica, 33 anni, della Parrocchia dello Spirito Santo che come tanti giovani pensava ad una occupazione sicura, tanto che aveva conseguito la laurea in Ingegneria informatica all’Università di Palermo. ”Con don Marco Vaglica – dice il cardinale Romeo -, diventeranno 107 i giovani ordinati dopo il sangue versato, venti anni fa, dal Beato don Pino Puglisi e l’anno prossimo diventeranno 112”. Tra coloro che saranno ordinati diaconi, invece, c’è un nigeriano Charles Chukwudi Onyenemerem, 44 anni, della parrocchia Maria Santissima del divino Amore – San Gaetano a Brancaccio, che appartiene ad una famiglia di 6 fratelli ed ha una sorella suora presso l’ospedale Mater Misericordiae di Roma. ”Quando ho cominciato il percorso vocazionale mio padre non era d’accordo perché voleva che facessi il medico – dichiara Charles -. E’ stato grazie a mia sorella suora che come un angelo ha convinto mio padre a farmi entrare in seminario”.

Claudio Grasso 33 anni, della Parrocchia del Santo Sepolcro a Bagheria, da ragazzo ha maturato una forte esperienza formativa tra i dehoniani nell’Italia centrale, adesso diventerà confratello del padre che è pure diacono. ”La mia è stata una vocazione provata – afferma Claudio – dopo una esperienza religiosa in giro per l’Italia, ho sentito il bisogno di tornare a casa. Mi piace dedicarmi agli anziani e agli ammalati per i quali nutro una particolare predilezione”. Dario Chimenti 26 anni della Parrocchia SS. Crocifisso (Pietratagliata) a Palermo, era un calciatore ed ha un fratello religioso nella Fraternità francescana di Betania a Roma.

”Fino a 18 anni non frequentavo la chiesa – afferma Dario Chimenti – e mi dedicavo al calcio. Dovevo fare anche un provino con il Chievo Verona, ma poi grazie alla testimonianza di un sacerdote mi sono avvicinato al Signore che mi ha chiamato. Mi piace dedicarmi alla pastorale giovanile e ai vari metodi di evangelizzazione”.

Tony Di Carlo 43 anni, della Parrocchia Santo Stefano a Palermo, un diploma di geometra in tasca era già inserito nel mondo lavorativo. ”Conseguito il diploma di geometra – dice – mi sono iscritto alla facoltà di Giurisprudenza e per sostenermi agli studi, perché nel frattempo avevo perso entrambi i genitori, ho lavorato come collaboratore amministrativo in un ente di formazione professionale. Adesso sono felice di avere scelto la strada verso il sacerdozio”.

Infine, Fabio Zaffuto, 25 anni, della Parrocchia San Nicola di Bari a Termini Imerese quando frequentava le scuole medie fu eletto per tre anni consecutivi baby sindaco del paese. ”Fin da ragazzo i miei compagni mi hanno riconosciuto una sorta di leadership che svolgevo consapevolmente – dichiara Fabio -. Da giovane mi sono dedicato a fare l’operatore turistico guidando i gruppi alla conoscenza dei Beni culturali della mia città ed ho fatto parte anche dell’Associazione Archeoclub. Da ordinato mi piacerebbe operare nella pastorale giovanile”.

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