Enna, Vetrano e Randisi portano in scena Scaldati

Enna, Vetrano e Randisi portano in scena Scaldati

Citazioni fulminee e dialoghi surreali per comporre una riflessione umoristica e struggente sull’attesa, la negazione e l’accettazione della morte. Enzo Vetrano e Stefano Randisi portano al Teatro Garibaldi di Enna sabato 28 febbraio, per la stagione firmata da Mario Incudine, “Totò e Vicè” due teneri e surreali clochard nati dalla fantasia di Franco Scaldati, poeta, attore e drammaturgo palermitano, che ha dato vita nel 1992 a uno spettacolo che toglie il fiato, un piccolo capolavoro oggi interpretato da due grandi maestri. Scritto in un dialetto palermitano barocco e roccioso, lo spettacolo è cresciuto a poco a poco: da un frammento, inserito in un omaggio a Leo de Berardinis, è diventato un pezzo di un altro lavoro, “Fantasmi”, per poi assumere vita autonoma.

Enzo Vetrano e Stefano Randisi hanno all’attivo una collaborazione che dura da quasi quarant’anni. La complementarietà, la dialettica, il confronto, sono la forma che hanno scelto per esprimere la loro poetica. Da qualche tempo si sono incontrati con Totò e Vicé, e nelle loro parole, gesti, pensieri e giochi si sono subito specchiati. Totò e Vicé, infatti, sono legati da un’amicizia reciproca assoluta e vivono di frammenti di sogni che li fanno stare in bilico tra il mondo terreno e il cielo, in un tempo imprendibile tra passato e futuro, con la necessità di essere in due, per essere.

E nei loro giochi si ritrovano gli attori, traducendo e reinterpretando discorsi e domande surreali. Due creature dai tratti fantastici, personaggi di improbabili scenette, folli e savi allo stesso tempo, completamente avulsi dalla normale condizione di un quartiere periferico di Palermo, eppure conosciuti da tutti. In uno spettacolo poetico e onirico che scioglie temi da dissertazione filosofica, Vetrano e Randisi portano in scena tutta la loro capacità di attrarre con leggerezza e felicità interpretativa, all’insegna dell’unità sentimentale prima che drammaturgica, alla ricerca del (loro) senso magico delle cose.

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