In libreria “Vento di Sicilia” di Lucia Vincenti

In libreria “Vento di Sicilia” di Lucia Vincenti

“Vento di Sicilia” il romanzo di Lucia Vincenti, da qualche settimana in libreria, realizza una tappa importante del percorso letterario di questa giovane e vivace scrittrice palermitana nota per i suoi contributi sulla presenza ebraica in Sicilia. Superando il labile confine fra la ricerca storica e la storia narrata, la Vincenti immerge infatti il lettore di quest’opera nell’atmosfera culturale e sociale della Palermo che va dal primo dopoguerra alla tragedia del secondo conflitto mondiale.

Un contesto storico estremamente complesso, carico di forti tensioni, denso di contraddizioni nel quale l’autrice iscrive le vicende di personaggi, per certi aspetti, emblematici nel senso che appaiono quasi funzionali ad offrire un disegno complessivo di un’epoca. Personaggi cioè utili a suscitare emozioni, a provocare giudizi, a mettere in evidenza idee e filosofie, anche di vita, che l’hanno agitata. Personaggi strumentali, dunque, ma non per questo figurine senz’anima. Tutt’altro, perché sono le vicende personali, le passioni e i desideri che fanno di costoro i soggetti veri della storia: uomini e donne con la loro umanità e i loro valori.

Per questa ragione, quei  personaggi, frutto di invenzione letteraria sono reali, drammaticamente reali. Bisogna riconoscere che la narrazione della Vincenti, semplice ed avvincente, parla immediatamente al cuore perché rifugge dal celebrarismo a cui ci ha abituati certa letteratura contemporanea, ma che parlando al cuore, non disdegna di offrire stralci di autentica e profonda riflessione storica. Apprezzabile è infatti la cura che la scrittrice  ha dedicato alla ricerca delle fonti storiche così da potere dire che nulla è stato lasciato all’improvvisazione. Dunque  un libro che è molto più che un romanzo pur restando una bella storia sapientemente raccontata.

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