Teatro Massimo, arrivano gli sponsor privati

Teatro Massimo, arrivano gli sponsor privati

Fondazione Sicilia, Confcommercio  Palermo, Confindustria Palermo, Amg Energia, Sispi e Moneynet. Sono  questi i partner privati del Teatro Massimo di Palermo che, con un impegno  pluriennale, insieme al sostegno dei lavoratori concretizzatosi con la firma del piano di risanamento triennale, contribuiranno alla  stabilità della Fondazione. Un intervento che ammonta complessivamente a 215mila euro nel triennio , con un contributo di 90mila  euro da Fondazione Sicilia, 45mila euro da Amg e 35mila euro da Sispi. Mentre Confindustria Palermo (24mila euro) e Confcommercio Palermo  (15mila euro) hanno previsto al momento un intervento solo per il  biennio e Moneynet (5mila euro) per il 2014.

“La riapertura di rapporti di partnership con le realtà private più  significative della città segna una svolta di valore strategico e di  importanza fondamentale per la Fondazione – ha detto il sovrintendente Francesco Giambrone – Oggi il Teatro è un interlocutore affidabile e  serio per chi decide di investire risorse private a sostegno di una  grande istituzione culturale che si pone come centro di produzione al  servizio dell’intera Sicilia. Sentire al nostro fianco interlocutori  come quelli che oggi diventano partner della Fondazione è per tutti  noi uno stimolo ulteriore per proseguire sulla strada del risanamento  e di una maggiore produttività ed efficienza”.

Bisogna mettere in campo tutte le migliori energie – sottolinea  l’assessore regionale al Turismo Cleo Li Calzi – per rilanciare il  Teatro Massimo che è una straordinaria risorsa per la Sicilia. In  questo senso l’ingresso di realtà private a sostegno della Fondazione  è un passo importante, a conferma della credibilità e sostenibilità  del piano di rilancio del Teatro, in linea con quanto previsto dai  decreti Bray e Franceschini. La Regione Siciliana, che della  Fondazione Teatro Massimo è socia, non solo crede fortemente nella  strategia di rilancio portata avanti con grande passione e competenza  dal sovrintendente Francesco Giambrone ma ne è responsabilmente  coinvolta”.

“Oggi – ha aggiunto il sindaco di Palermo Leoluca  Orlando - grazie alla sinergia fra amministrazione comunale,  istituzioni culturali e operatori economici si avvia un nuovo ed  ulteriore percorso di concretezza all’amore dei palermitani per questo splendido monumento e per coloro che con dedizione e professionalità  lo hanno riportato all’eccellenza artistica”.

“L’associazione degli Industriali crede fermamente nel valore della  cultura in sé e nel valore della cultura come volano di sviluppo per  un territorio – ha sottolineato Alessandro Albanese, presidente di  Confindustria Palermo – E il teatro Massimo è una delle punte di  diamante del nostro patrimonio artistico e culturale”.

Opinione condivisa anche dal presidente di Confcommercio Palermo Roberto Helg. “Ritengo – dice – che il Massimo sia per Palermo  un’istituzione dal valore culturale impareggiabile per cui trovo che  la partecipazione del mondo delle imprese al suo rilancio abbia una  grande valenza e vada letto come volontà di essere parte attiva della  vita culturale della nostra città”.

  1. […] infatti questo articolo da lei condiviso, il Teatro Massimo e l’omonima fondazione, ripartono con un piano […]

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    • Come si fa un piano senza un cda e sovrintendente con i quali i lavoratori e/o sindacati possono confrontarsi?! Il PD ha sostenuto Orlando e la nomina di Giambrone presso il ministro Franceschini …….evidentemente non hanno lo stesso interessamento per la sinfonica…..altrimenti non si troverebbe in queste condizioni da circa due anni.

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      • Forse sarebbe caso che Sicilia informazioni facesse un indagine con la classe politica per scoprire le vere intenzioni sia per il politeama che per la sinfonica. Certo dubito che in un altro paese si lascia una sinfonica o un teatro monumentale per 2 anni in “limbo”.

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  2. Congratulazioni al teatro massimo però il politeama e la sinfonica sono stati abbandonati nella terra di nessuno…..senza organi di gestione, con un commissario senza competenze assente…..questo sarebbe indicativo dell’impegno della regione verso la cultura? ed il Brass Group?

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