Inaugurati tre centri di accoglienza per ragazze madri, di cui uno in un bene confiscato alla mafia.
La cerimonia è avvenuta presso l’immobile sottratto alla criminalità organizzata in via Damiano Chiesa, alla presenza dell’arcivescovo di Catania, monsignor Salvatore Gristina e il sindaco Enzo Bianco. Il locale è stato affidato dal Comune in comodato d’uso gratuito alla Caritas, dopo la richiesta avviata all’Agenzia nazionale per i beni confiscati e alla Prefettura.
Si tratta di un appartamento di tre vani composto da tre camere da letto, cucina, piu’ un soggiorno dotato di divano, tv e climatizzatore. Mentre gli altri due appartamenti sono stati affidati in comodato d’uso gratuito da parte dell’Azienda ospedaliera Vittorio Emanuele – Policlinico , e contano di 12 vani, 4 bagni, 2 cucine, un’ampia terrazza e 1 garage.
I tre gruppi appartamento sono destinati a donne che versano in situazioni di particolare disagio economico, morale e sociale, con figli a carico, lavoratrici a basso reddito o anche non lavoratrici. La permanenza minima e’ di tre mesi, con proroga fino ad un anno. Negli appartamenti le donne potranno vivere e soggiornare in totale autonomia per tutto il giorno. Tutte le spese ordinarie e straordinarie saranno a carico della Caritas di Catania, compresi i costi per le utenze domestiche e condominiali.
Gli ospiti delle strutture dovranno provvedere solo ai generi alimentari, ma la Caritas ha assicurato un ulteriore aiuto supplementare, con l’apporto di buoni spesa mensili.











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