Domenica scorsa la messa nella chiesa di San Vito a Vicari aveva la folla delle grandi occasioni. Se ne sono accorti e si sono compiaciuti i fedeli che frequentano la parrocchia ed hanno in grande considerazione il loro giovane parroco, Emanuele Di Peri, stimato pastore di anime. La folta presenza era dovuta a tanti ospiti venuti da altrove: le messe di Emanuele Di Peri, infatti, sono molto seguite. E la ragione c’è: il sacerdote è anche un esorcista, autorizzato dalla curia, con le carte in regola. Ed attorno a lui, l’interesse e la curiosità aumentano di giorno in giorno.
La chiesa di Vicari combatte il demonio da quando il parroco di San Vito è arrivato. E lo fa con devozione, costanza e buoni risultati a quanto pare. Di Peri ha organizzato le cose in modo da rendere manifeste le sue opere di prevenzione, arruolando nella battaglia contro il Maligno, quei fedeli che sentono incessante il bisogno di allontanare il Demonio dai luoghi in cui cerca di insediarsi.
Pare che il lavoro di padre Di Peri si sia concentrato su un piccolo manipolo di indemoniati: sarebbero dieci e tutti oggetto delle attenzioni e delle cure del sacerdote.
Isolato il Male, in un paio di anni Vicari è diventato un fortino inaccessabile per il Maligno. Ma guai ad abbassare la guardia, il Demonio non scompare ed assedia Vicari come altre comunità. Le contromisure adottate dall’esorcista sono semplici ma molto accurate.
Alle messe coloro che combattono il Maligno in prima linea, hanno gesti diversi dal resto dei fedeli. Pronunciano parole “forti” che allontanano il Demonio ed eseguono movimenti diversi, ma del tutto compatibili con la liturgia e la devozione. Piccoli saltelli e mani protese verso l’Altissimo.
Le guarigioni si compiono in luoghi ed orari diversi, grazie al supporto della “prima linea”, che si è assunta anche altri compiti: vegliare 24 ore su 24 in una apposita stanza la pisside (o altro oggetto sacro, le nostre informazioni sul punto sono lacunose). La veglia, chiamata ora santa, viene affidata a volontari, devoti a padre Di Peri. Durante “l’ora santa”, colui che veglia perché il Demonio non abbia accesso, chiude alle sue spalle l’uscio a chiave e non apre mai ad alcuno. Una regola che, ci pare di capire, dovrebbe impedire al Maligno penetrare nel luogo santo.
E i dieci indemoniati? Le guarigioni, aperte ad un pubblico ristretto, dovrebbero liberarli dall’Intruso.
La chiesa prende sul serio la guerra contro il Maligno, ed il giovane parroco di Vicari, non è un personaggio che arriva dal Medio Evo, tutt’altro. La pratica dell’esorcismo sta conoscendo una stagione fortunata.
Ciò non deve sorprendere. Basta leggere il Vangelo, per avere in gran conto la perenne lotta agli spiriti del Male.
“Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!” E Gesù gli ordinò severamente: “Taci!E gridando forte, uscì da lui”
(Marco, 1.44)