Piepoli conferma, Musumeci favorito. Voto disgiunto e astensioni le incognite

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Solo il voto disgiunto, con le sue incognite, potrebbe capovolgere il risultato che si sta delineando stando ai sondaggi elaborati dagli istituti demoscopici. L’ultimo, realizzato dall’Istituto Piepoli, fa compiere un altro decisivo balzo in avanti a Nello Musumeci, che raggiunge il 42 per cento, lasciandosi alle spalle Giancarlo Cancelleri, distanziato di nove punti percentuali, al 33 per cento. Resterebbero sostanzialmente sulle stesse posizioni, al 16 per cento Fabrizio Micari, e al 10 per cento Claudio Fava. Se le due sinistre avessero trovato l’accordo, dunque, non sarebbe cambiato nulla, dato che la somma è il 26 per cento, quindi terzi sul podio. Potremmo, invero, calcolare, un effetto “unità”, positivo, ma quanto avrebbe fatto guadagnare ai due schieramenti uniti?

Altyro elemento in grado, virtualmente, di riorientare l’andamento delle urne, è costituito dall’astensione, che resta abbastanza alta, sul cinquanta per cento, ma il recupero degli astenuti è legato ad onde emotive forti, suscitate da eventi straordinaria. Allo stato non sapremmo escogitare un espediente o una novità a tal proposito. Rimanendo con i piedi a terra, possiamo solo prevedere un recupero di Micari, in misura però non sufficiente per impensierire Musumeci, ed una condizione stazionaria nel consenso a Cancelleri.

Manca meno di un mese, le urne sono a ridosso. Difficile che le cose cambino, a meno che il voto disgiunto non destabilizzi il candidato dato per favorito. L’elementoi di “£dfisturbo” può venire dal voto singolo degli elettori che al seggio scelgono il candidato deputato  senza aggiungere altro. I consensi che giungono al candidato deputato regionale vengono automaticamente assegnati al candidato presidente della coalizione alla quale la lista ha aderito. Se il voto di lista “trascinasse” l’elettore più di quanto non riesca a fare il voto per il candidato presidente, il risultato potrebbe cambiare, almeno rispetto alle previsioni dell’Istituto Piepoli.

Le liste del centrosinistra avrebbero ricevuto un buon gradimento, ma quelle del centrodestra sono molto competitive. Su qauesto terreno Cancelleri non c’è, perché il M5S si presenta con una sola lista, a differenza delle due coalizioni.

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