Due centri di ascolto clandestini, uno a Nord e l’altro a Sud: Aviano e Palermo. Ad Aviano sarebbe stato ubicato nelle immediate vicinanze della base militare. E a Palermo? Dove fosse ospitato, per quanto tempo ha operato, e per quale ragione fosse stata scelta la Sicilia è un mistero.
Dell’attività spionistica internazionale statunitense si è detto e scritto in passato a proposito di Echelon, la grande base di ascolto inglese, adibita a questo compito, di cui è nota l’esistenza fin dal 2001. Dell’attività spionistica nazionale si è detto e scritto a proposito della Telecom, i cui vertici sono stati chiamati a giudizio per le intercettazioni di conversazioni nel mondo dell’editoria e dell’industria.
Ma sono state le rivelazioni di Edward Snowden, che ha fatto esplodere il Nasa-gate, a scoperchiare la pentola. Su Echelon e l’attività spionistica internazionale delle agenzie Usa, le notizie sono state sempre frammentarie e imprecise. Quanto all’Italia, l’attività spionistica che ha coinvolto alti dirigenti della Telecom ed il vertice dell’azienda è stata sottoposta alle lenti d’ingrandimento dall’autorità giudiziaria. Un’inchiesta giornalistica di Report il 26 maggio 2010 ha rivelato il livello d’invasività dell’attività e, soprattutto, l’interesse americano su Palermo.
Sulla base degli elementi offerti da Snowden e da un ex tenente della marina statunitense, tale Madsen, sette Paesi, tra cui l’Italia, hanno segretamente consegnato agli Stati Uniti dati sulle comunicazioni telefoniche, mobile e fissa, e di navigazione web ogni volta che veniva richiesto dalla National Security Agency. Il patto segreto sarebbe stato stipulato fra Usa e l’Italia, Gran Bretagna, Francia, Danimarca, Olanda, Germania e Spagna.
Nel 2010 il presidente protempore della Telecom, Gian Mario Rossignolo, fece qualche ammissione ad un giornalista di Report. “I servizi segreti Usa mi chiesero l’accesso al nodo telefonico di Palermo”, ha confidato Rossignolo. Il presidente del Consiglio del tempo, Romano Prodi, sarebbe stato messo al corrente della richiesta. “Non ricevetti risposta; sostiene Rossignolo, “e non so cosa è successo dopo di me”.











