Più che la presentazione ufficiale della candidatura di Rosario Crocetta, a palazzo Fatta oggi pomeriggio sembrava che si tenesse una riunione di dissidenti del Partito democratico.
E’ stato solo alla fine, infatti, che Crocetta ha preso la parola. Nelle due ore precedenti si sono susseguiti una serie di interventi molti dei quali, oltre a dichiarare sostegno all’europarlamentare candidato alla presidenza della Regione, erano delle vere e proprie invettive contro l’attuale dirigenza del Pd in Sicilia, fatta da uomini che avrebbero gestito il partito con una linea troppo “burocratica”, che l’avrebbe portato ad essere un partito ormai “fuori dal mondo”.
Eppure ha presenziato l’evento anche Beppe Lumia, senatore Pd, e certamente rappresentante di quella frangia del partito che a molti non piace, soprattutto, se non esclusivamente, per aver prodotto l’alleanza con l’ex governatore Raffaele Lombardo.
Ma il presidente dell’Antimafia europea non è rimasto sul vago, anzi: ha fatto proprio nomi e cognomi.
Di certo non è stato risparmiato Claudio Fava, Sinistra e liberà, e altro candidato alla presidenza della Regione, che recentemente ha accusato Crocetta di essere sostenuto da Lombardo e Mario Ciancio (imprenditore ed editore del quotidiano ‘La Sicilia’). Crocetta ha dichiarato che in questa campagna elettorale non ci saranno insulti per nessuno, ma la dichiarazione di Fava non gli è piaciuta affatto.
Ecco allora che il dito che gli era stato puntato contro, l’ex sindaco di Gela lo ha ritorto proprio contro l’esponente di Sel, e ha domandato: “Perché invece di attaccare la destra, Fava attacca solo me?”, per poi rispondere che lui “riceve soldi da Fininvest”.
“Ciancio? – ha continuato Crocetta – A Catania si usa così: se non la pensi come gli altri, sei l’uomo di Ciancio”.
Non è stato risparmiato, però, nemmeno il partito con cui Crocetta è stato eletto europarlamentare, proprio il Pd, che avrebbe “paura” di accettare la candidatura dell’ex sindaco, consapevole che lui “non accetterebbe compromessi con nessuno”. Ed in particolare ha parlato di Giuseppe Lupo, segretario regionale del partito di Pierluigi Bersani, che secondo Crocetta mira a presentarsi come candidato alla presidenza della Regione, e per questo “continua a far cadere tutte le candidature”.
Certo è che l’eurodeputato, a poche settimane dalla sua autocandidatura, ha già moltissimi sostenitori, più di trenta mila solo sul web.
Ma alla fine, nonostante tutto si è parlato anche di programma. Recupero dei fondi europei, patto dei sindaci, start-up di impresa, stabilizzazione dei precari.
La parola d’ordine è “colpire gli interessi dei forti, e non i diritti dei deboli”.






















