Il Movimento 5 Stelle svolgerà a Caltanissetta la sua prima assemblea di delegati provenienti da tutte le province siciliane per decidere le candidature. La scelta della sede ha un valore evocativo perché è a Caltanissetta che sono nati o si sono strutturate nel dopoguerra le maggiori formazioni politiche, a cominciare dalla Democrazia Cristiana di Giuseppe Alessi e Salvatore Aldisio, e il Partito Comunista di Emanuele Macaluso. Ma questo pezzo di storia, ignorato o meno dai grillini, è sideralmente distante dal Movimento 5 Stelle.

Chi crede che nulla avvenga a caso, attribuisce perciò alla scelta della sede anche un rilievo “carismatico”, una sorta di viatico verso grandi cose. I grillini di Sicilia sono in larga maggioranza di giovane età, sconosciuti e lontani dalla politica quanto i cacciatori dalle Ardenne dalla guerra di corsa dei pirati delle Molucche.

Prima di mettersi in movimento, il Movimento ha fatto conoscere il decalogo da rispettare nella procedura delle candidature: chi si autocandida – non c’è altro modo di candidarsi – deve essere lontano dai partiti, non avere pendenze penali, non avere partecipato a competizioni elettorali con altri schieramenti politici.

La deroga, se di deroga si può parlare, riguarda i candidati alle amministrative di Palermo per il Movimento 5 Stelle che sfiorò lo sbarramento nel capoluogo dell’Isola. E qui c’è la prima sorpresa, Riccardo Nuti, dodicimila voti, una performance notevole, non si candida, perché – ha confessato a la Repubblica – “ho consumato tutte le ferie nella campagna elettorale di Palermo”.   E sta nella sua “giustificazione” tutta la diversità dei grillini. Non sembrano diversi, lo sono davvero.

La road map è la seguente: entro il 28 luglio, e non oltre, dovrebbero pervenire al Movimento le istanze di coloro che vogliono candidarsi alla presidenza della Regione. I profili verranno “studiati” e saranno oggetto di riflessione nel corso dell’assemblea. Il Movimento presenterà proprie liste in ogni provincia siciliana. Nessun patto elettorale, nessun apparentamento con altre forze politiche. I grillini non vogliono commistioni di alcun tipo.

Previsioni? Impossibile. A giudicare da ciò che è avvenuto a Palermo, potrebbero concorrere ovunque ad una rappresentanza parlamentare regionale.