Il M5S si spacca a Palermo sulle manifestazioni indette dopo lo scontro con il Capo dello Stato sulla formazione del governo. Nel primo pomeriggio il consigliere pentastellato al Comune di Palermo Igor Gelarda annuncia, dalla sua pagina Facebook, un’iniziativa in programma per domani pomeriggio, alle 17, dinanzi al Teatro Massimo. Un “momento di incontro e di informazione – scrive – per ciò che sta accadendo a livello nazionale”. Poco dopo, sempre sulla pagina Fb di Gelarda, il primo contrordine: “La manifestazione del Movimento di domani pomeriggio è stata rinviata al 3 giugno – dice – Si è preferito infatti concentrarsi sulla manifestazione nazionale del 2 giugno. L’iniziativa palermitana viene dunque rimandata a domenica 3 giugno, data che permetterà anche ai portavoce nazionali di aderire alla manifestazione”. Ma dagli ‘inviti’ di Gelarda prende le distanze il gruppo consiliare del M5S che, con una nota ufficiale, chiede scusa a tutti gli attivisti.
“Il gruppo consiliare del M5S di Palermo si trova costretto ancora una volta, a distanza di pochi giorni, a prendere le distanze dal consigliere Gelarda per iniziative condotte a titolo personale, non concordate e all’insaputa del gruppo – scrivono Ugo Forello, Giulia Argiroffi, Concetta Amella, Viviana Lo Monaco e Antonino Randazzo – Nessun consigliere comunale e di circoscrizione, e nessun parlamentare di Palermo, risulta coinvolto in una fantomatica manifestazione programmata per domani alle 17. Ci scusiamo con tutti gli attivisti a nome del Movimento 5 Stelle locale per il disagio e li invitiamo a partecipare alle uniche due iniziative ufficiali già programmate: il viaggio a Roma in pullman per la manifestazione nazionale del 2 giugno e un sit-in in centro a Palermo per il 3 giugno”. (Man/AdnKronos)