Un responsabile per la prevenzione della corruzione dovra’ essere nominato in tutti i presidi sanitari privati in Sicilia. Lo prevede un atto di indirizzo firmato dall’Assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che invita tutte le strutture ad adeguare il modello aziendale della sanita’ privata alle disposizioni nazionali sulla prevenzione dai fenomeni corruttivi. In particolare il documento, si legge in una nota dell’Assessorato, “e’ diretto a quelle strutture che non hanno ancora dato attuazione al decreto legislativo 231/2001, che ha introdotto per alcuni tipi di reato un regime di responsabilita’ penale della persona fisica e ai contenuti del Piano di prevenzione Anticorruzione adottato dall’Anac. Quest’ ultimo raccomanda alle amministrazioni di promuovere l’adozione di strumenti per il rafforzamento della trasparenza e la prevenzione della corruzione e del conflitto di interessi presso tutti i soggetti di diritto privato accreditati con il servizio sanitario nazionale”. “La nuova figura – prosegue la nota – sara’ individuata tra quelle organizzative gia’ in servizio o tra i componenti dell’Organismo di Vigilanza, con il quale agira’ in stretto raccordo. Le strutture private accreditate e convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale dovranno prevedere un responsabile per ogni presidio, nel caso siano dislocate in piu’ di uno”.
“Con questo atto di indirizzo – spiega l’assessore alla Salute, Ruggero Razza – diciamo alle aziende sanitarie di aggiornare prima possibile il loro modello di organizzazione attraverso una figura di riferimento, ma chiediamo anche di adottare a breve un apposito piano per combattere in modo piu’ efficace il fenomeno della corruzione. Questo sara’ il nuovo criterio da seguire e incardinare nel modello aziendale di organizzazione, gestione e controllo. Il principio di riferimento e’ quello della sana gestione delle risorse pubbliche, che in questo caso vengono messe a disposizione delle strutture convenzionate”. Il documento affida ai dirigenti generali e ai direttori delle Asp il compito di attuare periodicamente procedure di vigilanza sull’esecuzione dell’indirizzo impartito.
(ITALPRESS).