Incontro al Mise per la vertenza Blutec, dopo la decisione di Invitalia di revocare il contratto di sviluppo e chiedere la restituzione di 20 milioni di euro. “Invitalia ha dato la disponibilita’ alla rateizzazione della restituzione e ad aprire un nuovo contratto di sviluppo – tenendo conto anche capitoli di spesa oggi non considerati dentro al piano industriale, piu’ orientato allo sviluppo dell’auto elettrica”, spiega il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, che si dice “seriamente preoccupato” per “l’evoluzione di questo difficile processo di reindustrializzazione, in cui l’obiettivo principale e’ la salvaguardia occupazionale degli oltre 700 lavoratori”. “Al tavolo ministeriale e’ stata data la disponibilita’ da parte di Blutec a provvedere entro martedi’ prossimo alla restituzione di un primo acconto nell’ambito di un piano di rateizzazione e alla presentazione di un nuovo contratto di sviluppo”, spiega il sindacato. “E’ necessario a questo punto per verificare la credibilita’ degli impegni che sono stati presi al tavolo aspettare quella data per capire se ci sono le condizioni necessarie – sul piano finanziario – al completamento del piano industriale”. Per verificare la tenuta degli impegni presi al tavolo ministeriale e’ previsto un nuovo incontro per il 31 maggio.
“Blutec ha dichiarato di essere pronta a concordare una formula di restituzione rateale dell’anticipo ricevuto da Invitalia per la reindustrializzazione di Termini Imerese. Dovrebbe poi essere possibile negoziare un nuovo contratto di sviluppo che tenga conto delle modifiche nel frattempo apportate al piano industriale”. Lo riferiscono Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Vincenzo Comella, segretario della Uilm di Palermo, al termine dell’incontro tenutosi al ministero dello Sviluppo economico. “Si tratta – spiegano i sindacalisti della Uilm – di un percorso difficile, che dovrebbe peraltro completarsi in tempi brevissimi per evitare che il progetto industriale si areni del tutto. Ci auguriamo che il Governo garantisca la prosecuzione del progetto di reindustrializzazione di cui e’ garante, consapevole che a Termini Imerese non esistono alternative occupazionali credibili”. Blutec e Invitalia si incontreranno martedi’ prossimo.
“Esprimo profonda preoccupazione per gli esiti di una vertenza che sembra infinita per tempistiche e modalita’”. Lo dice il sindaco di Termini Imerese, Francesco Giunta dopo l’incontro con Blutec, Invitalia, governi nazionale e regionale tenutosi questa mattina a Roma. “Attendiamo gli esiti dell’incontro di martedi’ 22 tra Invitalia e Blutec e a seguire il tavolo al Mise del 31 maggio – dice Giunta -. Continuiamo a registrare una sottovalutazione da parte delle istituzioni deputate della grave vicenda sociale ed economica. Nonostante tutte le difficolta’ posso assicurare che non lascero’ affondare la mia citta’ nel baratro, conseguenza inevitabile di scelte folli del passato che non hanno mai tenuto in debito conto le vere esigenze di un territorio mortificato e stanco di scelte fatte sopra le teste dei Termitani”.
“Per scongiurare lo scoppio di una vera e propria bomba sociale in provincia di Palermo, martedi’ 22 maggio, l’azienda deve garantire un piano di restituzione dell’anticipo dei finanziamenti ricevuti e una garanzia per i 20 milioni di euro finanziati da Invitalia. La restituzione e’ stata chiesta dal cda di Invitalia anche a seguito della revoca del contratto di sviluppo, ed e’ il presupposto affinche’ l’azienda possa presentare una nuova richiesta di finanziamento. Martedi’ 22 maggio, senza il rispetto degli impegni assunti dall’azienda nel tavolo odierno, verrebbero meno i presupposti per la reeindustrializzazione e rioccupazione di tutti i lavoratori coinvolti”. “La Fiom – sottolineano – ritiene indispensabile che gli accordi sottoscritti il 22 dicembre del 2014 siano rispettati da tutti. Vi e’ la consapevolezza che il rilancio del sito industriale sia possibile attraverso una valorizzazione dell’innovazione introdotta dalla commessa di FCA sul Doblo’ elettrico. La produzione del Doblo’ da sola non garantisce il rientro al lavoro dei 700 ex dipendenti Fiat e non crea le condizioni utili per il reimpiego dei 300 lavoratori dell’indotto. Il 31 maggio e’ previsto un nuovo incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico dove si deve determinare la svolta definitiva. Nel frattempo domani, il 17 maggio, davanti i cancelli dello stabilimento Blutec si terra’ un’assemblea con le lavoratrici ed i lavoratori per informarli e decidere le iniziative utili alla risoluzione della vertenza”.