Palermo: Il raddoppio ferroviario “Stazione Centrale-Punta Raisi” che non si farà

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(Giovanni Burgio)

Sembra che l’accordo si raggiungerà a danno di tutta la cittadinanza. Rete Ferroviaria Italiana darà alla SIS meno dei cento milioni rivendicati, e quest’ultima ultimerà solo la tratta “Notarbartolo-Punta Raisi”. Risultato per Palermo e l’intera Regione: il Passante ferroviario, un grande appalto d’interesse turistico-commerciale, rimarrà incompiuto. Tutto il percorso che va dalla Stazione Centrale a Notarbartolo continuerà a essere infatti con un solo binario, rimanendo sospesi i lavori alle fermate “Guadagna” e “Palazzo di Giustizia-vicolo Bernava”. E, comunque, in seguito a questo probabile accordo, neanche il tratto “Notarbartolo-Punta Raisi” sarà completato del tutto. Infatti, le stazioni “Lazio-Viale delle Alpi” e “Belgio” non saranno ultimate; la talpa della SIS, continuando a scavare, garantirà solo il raddoppio del binario. Insomma, una beffa per le potenziali migliaia di utenti che potrebbero lasciare a casa l’auto risparmiando denaro e stress. Nei giorni scorsi si è acuito lo scontro fra la società appaltante, RFI, e la grossa azienda italo-spagnola SIS che si è aggiudicata i lavori. Comunicando ai sindacati che ha avviato la procedura di licenziamento dei 261 lavoratori, la SIS ha fatto sapere anche che recederà dal contratto con RFI. L’aumento generale dei prezzi fermi al 2008 e i vari imprevisti hanno fatto, secondo la SIS, lievitare i costi per oltre 100 milioni, e da qui nasce il contenzioso con RFI. Il tutto al raggiungimento dell’85% dell’intera costruzione. Le categorie dei lavoratori interessate, edili, metalmeccanici e trasporti, hanno reagito duramente. In particolare la CGIL, con la FILLEA, FIOM e FILT, ha dichiarato che sarebbe un gravissimo danno lasciare l’opera a metà, non solo dal punto di vista occupazionale, ma anche per l’incompiutezza di una grande infrastruttura utilissima alla città. “Il Passante ferroviario, l’anello, le nuove linee del tram e il doppio binario fra Cefalù e aeroporto, costituirebbero un nuovo sistema intermodale per Palermo che le farebbe cambiare volto e vivibilità – dice il sindacato – In più, se tutte queste opere fossero cantierate, altri 500 lavoratori potrebbero essere assunti, con un salto economico quantitativo e qualitativo di enorme valore”. Sindaco e amministrazione comunale, pur non essendo coinvolti direttamente nella direzione e conduzione dei lavori, hanno protestato con RFI per i ritardi, i blocchi e gli inconvenienti arrecati a cittadini e commercio, auspicando inoltre che Passante e anello possano presto essere completati.

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