Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime palestinesi lungo la barriera tra la Striscia di Gaza e Israele nel quinto venerdì di protesta sotto lo slogan della ‘Grande Marcia del Ritorno’, voluta da Hamas. Secondo il ministero della Salute di Gaza, sono almeno tre i palestinesi rimasti uccisi e almeno 383 i feriti.
L’agenzia di stampa palestinese Wafa scrive che una delle vittime è il 29enne Abdel-Salam Baker, morto dopo essere stato raggiunto da un proiettile esploso dalle forze israeliane a est di Khan Yunis, nel sud della Striscia. Non è stata ancora resta nota l’identità delle altre due vittime. In un aggiornamento il ministero della Salute di Gaza rende noto che il numero dei feriti è salito ad almeno 456 persone che hanno avuto bisogno del trasferimento in ospedale. La Wafa precisa inoltre che è stata identificata un’altra delle tre vittime palestinesi: si tratta del 21enne Mohammad al-Maqeed. Intanto un portavoce dell’Esercito israeliano ha confermato che le forze israeliane hanno reagito – “nel rispetto delle regole d’ingaggio” – di fronte a “centinaia di rivoltosi” che cercavano di sfondare il confine della Striscia di Gaza, “lanciando ordigni esplosivi, granate, bombe molotov e pietre e cercando di appiccare il fuoco alla barriera”.